Strade-gruviera, l’allarme dei conducenti Amat: «Così non si può lavorare»

Strade-gruviera, l’allarme dei conducenti Amat: «Così non si può lavorare»
di Alessio PIGNATELLI
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Lunedì 19 Marzo 2018, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 23:08
«Oltre 800 interventi segnalati, censiti ed eseguiti. Il dato è verificabile anche sulla piattaforma www.viabilitaranto.it». È un passaggio dell’intervento dell’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Taranto, Aurelio Di Paola, in cui si spiega la connessione diretta tra cittadinanza e amministrazione sulla questione buche e sulle precarie condizioni del manto stradale cittadino. È nella stessa ottica di collaborazione fattiva che si registrano diverse segnalazioni da chi quel manto stradale lo percorre per centinaia di chilometri al giorno: i conducenti dell’Amat.
Gli autisti dei bus cittadini guidano mezzi per circa 7 ore e mezza al giorno e, su alcune strade, le difficoltà sono evidenti. Criticità per i mezzi, sicuramente, ma anche e soprattutto per la schiena degli stessi guidatori. Le segnalazioni sul dissesto del manto stradale delle segreterie sindacali aziendali alla direzione generale dell’Amat e alle istituzioni cittadine sono state frequenti. Per esempio, nella lettera del 24 novembre scorso firmata dalle segreterie aziendali Fit Cisl e Uiltrasporti si pone l’accento “sul grado di dissesto in cui versano molte strade cittadine percorse dagli autobus di linea. Il grave stato di dissesto è fonte continua di sobbalzi e vibrazioni in danno sia dell’utenza e, soprattutto, del personale di guida. Non meno importante è il danno che subiscono gli autobus ai principali apparati della struttura portante (sospensioni, telai, barre di torsione, supporti motore, carrozzeria)”.
Nello specifico, ci si riferisce a quelle arterie sulle quali è presente la corsia preferenziale citando in particolare via Garibaldi, via Cariati e via Principe Amedeo. “Si ritiene necessario un incontro urgente al fine di definire un quadro di interventi e di priorità per il ripristino delle condizioni minimali di sicurezza delle strade cittadine - prosegue la nota - non è da escludersi la possibilità di variare il percorso di alcune linee laddove non si dovesse prevenire all’individuazione in tempi rapidi di soluzioni alla problematica descritta”.
Dello stesso tenore altre segnalazioni precedenti. Sempre lo scorso anno - in questo caso era in piedi ancora la giunta Stefàno - le organizzazioni sindacali evidenziavano “la situazione del manto stradale presente in via Togliatti e via Salvemini al quartiere Paolo VI che risulta essere piena di avvallamenti e con numerose buche”.
 
Condizioni stradali alle quali aggiungere due altre problematiche che rendono sempre più difficoltoso il turno di lavoro dei conducenti Amat: le interferenze sulle corsie preferenziali e la sicurezza e il decoro sui mezzi. Questioni che logicamente attengono per lo più a educazione e senso civico purtroppo spesso latitanti.
Ancora nell’autunno scorso, le segreterie aziendali si sono rivolte al comandante della Polizia Locale, Michele Matichecchia, per sollecitare interventi in ordine ai seguenti aspetti: “occupazione della corsia preferenziale di via Cesare Battisti da parte di automezzi intenti a scaricare merci presso esercizi commerciali con particolare riferimento al tratto compreso tra le vie Polibio e Orazio Flacco e al tratto tra via Brinidisi e via Pola; tali occupazioni, attuate nonostante la presenza di spazi destinati al carico-scarico delle merci, avvengono mediante la collocazione di ostacoli vari (carrelli di supermercati, cassette in legno, coni stradali) spesso accompagnati da copie artificiose di presunte autorizzazioni della Direzione comunale”. In molti casi, i conducenti sono costretti a slalom scavalcando i cordoli che delimitano la corsia preferenziale.
Ma il vero incubo degli autisti dell’Amat, segnalato anche al prefetto in una nota del 26 maggio, è il viaggio della domenica in cui si raggiungono “livelli intollerabili di sopportazione”. La ragione è presto spiegata: “con particolare riferimento alla linea 8, nelle giornate festive coincidenti con la domenica, si riscontrano grossissimi disagi cui gli addetti alla guida sono costretti a fare fronte a causa della mancata osservanza delle regole comportamentali in vettura da parte di utenza che ha ben pensato di utilizzare il bus del servizio pubblico per scopi privati ossia trasportare oggetti di varia natura e grandi dimensioni da commerciare al mercatino settimanale nelle immediate adiacenze al capolinea Cep”. Cioè il mercatino delle pulci alla Salinella: i venditori utilizzano i bus, secondo la denuncia dei sindacati, per trasportare ingombranti pacchi con merce da vendere. Con una beffa finale in più: simili incresciosi comportamenti sono amplificati poiché spesso, a tenere tali atteggiamenti, sono i già noti “portoghesi i quali, nonostante gli sforzi aziendali profusi nella lotta all’evasione tariffaria, si sentono ancora autorizzati a perseverare in tali condotte”.
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