Taranto, tangenti per lavori finanziati e mai eseguiti: 24 indagati

Taranto, tangenti per lavori finanziati e mai eseguiti: 24 indagati
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Venerdì 26 Maggio 2017, 14:11 - Ultimo aggiornamento: 20:50

TARANTO - Tangenti e appalti per lavori mai eseguiti. A Taranto la guardia di finanza ha sequestrato beni e disponibilità finanziarie per quasi un milione e mezzo di euro a 24 indagati. Tra questi tre dirigenti comunali, un dirigente, un architetto e un geometra della soprintendenza ai Beni archeologici della Puglia, 11 professionisti tra ingegneri, architetti e consulenti tecnici e sette imprenditori e dipendenti di aziende del settore edile. Le accuse sono di truffa aggravata in danno di ente pubblico, corruzione, omissione di lavori in edifici a rischio crollo, falso ideologico.
 


Ll provvedimento cautelare rappresenta l'epilogo di indagini delegate dal pm Enrico Bruschi e avviate dalle Fiamme Gialle nel novembre 2012, che hanno riguardato i lavori di ristrutturazione e consolidamento edilizio di alcuni stabili della Città Vecchia di Taranto, finanziati dalla Regione Puglia, con un appalto denominato «Vicolo 2 - Lotto 3», per un importo complessivo di 5 milioni di euro. È stato accertato che un gruppo imprenditoriale specializzato nelle riqualificazioni urbanistiche, attraverso l'attestazione di esecuzione lavori, in realtà mai effettuati, ha conseguito un profitto illecito quantificato in 725 mila euro. Tutto ciò è stato reso possibile, secondo gli inquirenti, grazie al concorso nel reato di dirigenti del Comune che, attratti da un piano sistematico di tangenti, regalie e cene a base di pesce fresco, avrebbero omesso ogni forma di controllo, collaudando opere mai realizzate.  

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