Congresso sospeso, anzi no. Il Pd diventa una polveriera

Congresso sospeso, anzi no. Il Pd diventa una polveriera
di Michele MONTEMURRO
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Domenica 15 Ottobre 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 19:46

 Congresso provinciale sospeso, anzi no: Pd nel caos. Il partito è di fronte a tre strade: una porta al rifacimento di tutti quei congressi di circolo sino ad oggi svolti, la seconda al commissariamento e la terza al prosieguo del congresso in corso. 
Intanto “Fronte Dem”, la corrente del governatore Michele Emiliano che ha candidato alla segreteria Gianfranco Lopane, non sta partecipando al congresso, per alcune anomalie che ieri sono state anche certificate dalla commissione congressuale regionale.
«I congressi della provincia di Taranto non possono essere celebrati fino alla valida certificazione della anagrafe degli iscritti, e quelli già espletati, non saranno ritenuti validi». A creare il caso è stata questa nota del presidente della commissione regionale di garanzia del Pd, Francesco Cuna, attraverso la quale ha informato che, «in relazione alla certificazione della anagrafica della provincia di Taranto, che come da regolamento deve essere fatta dalla commissione provinciale per il congresso e come stabilito dall’art. 11 del regolamento per il tesseramento, la stessa - si legge - deve essere approvata con la maggioranza qualificata dei 2/3». 
Secondo le verifiche di Cuna, la commissione provinciale per il congresso di Taranto nella riunione del 30 settembre 2017 con verbale n. 2 ha approvato a maggioranza semplice l’anagrafe complessiva con il voto di 4 a 3, come riportato nel detto verbale. “Il Coordinatore pone in votazione l’anagrafe unica provinciale; la Commissione approva a maggioranza dei presenti l’anagrafe unica provinciale, dissenzienti Strazzeri, Rossi e Corigliano”. Proprio questi tre ieri hanno diramato una lunga nota nella quale spiegano che la commissione congressuale provinciale è «delegittimata», proprio per le ragioni evidenziate da Cuna.
In riferimento alla nota di presidente della commissione regionale di garanzia è poi intervenuto Domenico Perelli, coordinatore della commissione provinciale per il congresso, secondo cui «la nota appena emessa dal signor Cuna - si legge - è stata redatta a titolo personale il giorno dopo la chiusura dei verbali stilati dalla commissione regionale di garanzia. Pertanto, è destituita di fondamento tale determinazione e mi trovo, mio malgrado, a segnalare il reiterato comportamento prevaricante del signor Cuna, ormai dedito quasi quotidianamente a rendere maggiormente difficoltoso il regolare proseguimento del congresso provinciale del Pd di Taranto».
 
Perelli invita quindi tutti gli aderenti del Pd «a portarsi nei tempi e nei luoghi stabiliti per partecipare ai congressi regolarmente in corso». Lo stesso Perelli nella mattinata di ieri aveva avvertito la necessità di diramare una nota stampa per sottolineare che «il congresso in corso si sta svolgendo secondo le regole stabilite dallo statuto e dai regolamenti nazionale e regionale.
Infatti, le anagrafi degli iscritti della maggior parte dei circoli sono state approvata alla unanimità dai componenti della commissione provinciale. «Solo in pochi circoli - precisa Perelli - non vi è stata una approvazione unanime delle anagrafi, e soltanto in un caso non si è riusciti ad approvarla, tanto è vero che è ancora in discussione. Per la precisione si tratta del circolo “G. Cannata” di Taranto (di cui è segretaria Gabriella Fretta) la cui anagrafe, per decisione unanime della commissione provinciale, non è stato possibile, in un primo momento, vagliare». 
Già in mattinata Perelli faceva notare che «tutti i ricorsi dell’area “Frontedem” sono stati inviati, in maniera impropria secondo il sottoscritto, alla commissione regionale di garanzia che nei giorni scorsi ha svolto le proprie istruttorie ed emanato alcuni provvedimenti. In ogni caso, tutti i provvedimenti (compreso quelli della Commissione regionale) sono appellabili al grado superiore per garantire il corretto svolgimento del congresso». 
Secondo Perelli gli unici ricorsi proposti e trattati dalla commissione provinciale «riguardano i circoli di Lizzano ed il circolo “G.

Cannata” di Taranto». A dirimere ora la questione, in tempi brevi, sarà la commissione nazionale.

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