Due donne per la giunta, lunedì il primo Consiglio

Due donne per la giunta, lunedì il primo Consiglio
di Michele MONTEMURRO
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Mercoledì 26 Luglio 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 16:52
Con molta probabilità oggi pomeriggio il sindaco nominerà gli ultimi due assessori della giunta, che si aggiungeranno ai sei già nominati. La scelta dovrebbe ricadere sulla giornalista pubblicista impegnata nel sociale Elena Modio, che nei giorni scorsi ha avuto un colloquio col primo cittadino, e su un altro nome sul quale il primo cittadino si starebbe convincendo. Alla Modio potrebbe essere assegnata la delega alle Politiche sociali, mentre all’altro assessore quella alla Cultura.
I componenti dell’esecutivo già nominati sono l’export manager Valentina Tilgher (Sviluppo economico e marketing territoriale), l’advisor di Deloitte per i fondi comunitari europei Massimiliano Motolese (Fondi strategici, società partecipate e innovazione), il project manager barese Aurelio Di Paola (Lavori pubblici), l’avvocato amministrativista barese Rocco De Franchi (Ambiente e Salute), l’ex segretario generale del Comune di Tarano Anna Maria Franchitto (Affari Generali e Risorse Umane) e l’architetto Sergio Scarcia (Urbanistica e Mobilità). 
È stato convocato per lunedì mattina alle 9 il primo Consiglio comunale dell’era Melucci, che sarà presieduto dal consigliere “anziano”, quindi da colui che secondo regolamento ha ottenuto più preferenze: il più suffragato in assoluto è Lucio Lonoce del Pd. Proprio Lonoce si è candidato per rimanere seduto sullo scranno più alto dell’aula consiliare, nonostante la volontà del sindaco di indicare l’ex procuratore capo Franco Sebastio. Lonoce si sta già muovendo per ottenere i consensi dei consiglieri, ma starebbe valutando anche di candidarsi Gianni Azzaro (Pd), in una sfida a distanza che li vede contrapposti sin da quando entrambi si volevano candidare a sindaco. Il primo cittadino nei giorni scorsi è stato molto duro con la sua maggioranza in occasione di una riunione e avrebbe minacciato le dimissioni nel caso in cui non fosse stato eletto come presidente del Consiglio comunale Sebastio. In un modo o nell’altro l’elezione non sarà semplice perché ci vorrà il consenso di due terzi dell’assise.
Otto sono i punti all’ordine del giorno nella convocazione firmata dal sindaco e notificata ieri ai 32 consiglieri comunali. Al primo c’è la convalida degli eletti alla carica di consiglieri comunali ed eventuali surroghe nel caso in cui il sindaco dovesse nominare assessori qualcuno tra i consiglieri: il posto sarebbe preso dal primo dei non eletti della rispettiva lista. Al secondo c’è il giuramento del primo cittadino. Al terzo e al quarto punto ci sono, rispettivamente, le elezioni del presidente e del vicepresidente del Consiglio comunale. Al quinto c’è la comunicazione della composizione della giunta comunale. Al sesto risulta la comunicazione del sindaco al Consiglio delle linee programmatiche di governo. Al settimo figura l’elezione della commissione elettorale comunale e all’ottavo è prevista la costituzione della conferenza dei capigruppo.
La vicepresidenza del Consiglio in linea teorica spetta sempre alla minoranza e uno dei candidati delle liste a sostegno dell’ex candidato sindaco Stefania Baldassari potrebbe essere Tony Cannone (Taranto nel cuore). La presidenza della commissione di garanzia e controllo, altra postazione che solitamente è in quota alla minoranza, potrebbe invece essere assegnata ad un altro gruppo politico col quale il primo cittadino evidentemente vuole avviare un dialogo più che costruttivo. Intanto la nuova giunta sembra non piacere non solo ai consiglieri ma anche ad alcune associazioni di categoria, che a breve potrebbero esprimere il proprio disappunto.
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