Coltivazione illecita di droga e assalto a un bancomat: 4 condanne

Coltivazione illecita di droga e assalto a un bancomat: 4 condanne
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Lunedì 22 Maggio 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 17:24
 Il 14 maggio 2014 il colpo ai danni del Monte dei Paschi di Siena di Monteparano fallì grazie al tempestivo intervento dei carabinieri della stazione di San Giorgio Jonico e del personale di un istituto di vigilanza.
E fallì soprattutto il tentativo di impadronirsi del bancomat con circa 45mila euro.
Tre anni dopo, in ogni caso, è scattato il giudizio abbreviato per uno dei presunti autori. Un presunto complice ha invece patteggiato.
Patteggiamenti e abbreviato hanno sancito la presunta responsabilità di quattro persone, tutte accusate della coltivazione illegale di cannabis.
Quanto al tentato furto ai danni del bancomat, la causa con lo sconto è stata celebrata a carico di Luigi Bisceglia di 57 anni, originario di Terlizzi (Bari). L’abbreviato, per la sola coltivazione della droga, è stato celebrato anche nei confronti di Massimo D’Amato, quarantatreenne pure di Terlizzi (Bari).
Per altre due persone accusate di aver coltivato piante di cannabis sativa, e una accusata anche di aver preso parte al tentativo di assalto al bancomat, la definizione è avvenuta attraverso il patteggiamento della pena, ratificato dal gup dottoressa Paola Rosalia Incalza.
Quanto alla coltivazione di piante di cannabis, che erano state sequestrate dai carabinieri nel luglio 2014 in agro di Lizzano,. le stesse erano 1009 e avevano tutte raggiunto la maturazione.
 
Il fatto più eclatante, in ogni caso, resta il raid del 14 maggio 2014, allorchè un terzetto di persone, con l’utilizzo di una schiuma isolante, aveva reso inefficiente l’impianto di allarme esistente all’interno dell’istituto di credito.
Durante il tentativo di aprire la cassaforte per asportarne il contenuto, però, qualcosa era andato storto.
Una pattuglia di vigilanti, infatti, che era in servizio di perlustrazione nella zona, era intervenuta nell’area in cui si trova la banca, e aveva messo in fuga i malviventi. Nell’occasione, i vigilanti avevano allertato i carabinieri.
Per la fretta di fuggire e di far perdere ogni traccia, i malviventi avevano lasciato sul posto due borsoni, contenenti vari arnesi da scasso e dischi per flex. Tutto il materiale era stato sottoposto a sequestro dai militari dell’Arma (nella foto a destra).
Le indagini sull’episodio avevano poi portato all’individuazione, quali presunti autori, di Bisceglia e di Guida, mentre un terzo individuo era rimasto sconosciuto.
Successivamente erano stati incriminati per la droga e per la complicità nel tentativo di furto Antonio Guida, trentenne originario di Lizzano e, limitatamente alla coltivazione della cannabis, Cosimo Rizzo, lizzanese di 24 anni.
Questi ultimi due hanno definito le rispettive posizioni con il patteggiamento della pena. Guida ha patteggiato a due anni; Rizzo a un anno e sei mesi.
Sia per la coltivazione illecita nell’area di Lizzano che per il raid avvenuto a Monteparano, sono stati invece processati dalla dottoressa Incalza sia Bisceglia che D’Amato.
Il primo è stato condannato a tre anni e quattro mesi per la coltivazione di droga destinata allo spaccio, in aggiunta a un anno e 8 mesi per il tentativo di furto avvenuto ai danni del bancomat del Monte dei Paschi di Siena. Per Bisceglia, quindi, la condanna complessiva è stata di cinque anni.
Per la coltivazione illecita di droga D’Amato è stato invece condannato a due anni e mezzo di reclusione.
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