Forza Italia, Labriola è l’unica certezza

Forza Italia, Labriola è l’unica certezza
di Michele MONTEMURRO
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Martedì 16 Gennaio 2018, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 19 Gennaio, 13:42
 L’unica certezza nel centrodestra tarantino è la candidatura della deputata uscente Vincenza Giuliana Labriola, eletta a suo tempo nel Movimento 5 Stelle e poi passata nel giugno scorso, prima del ballottaggio al Comune di Taranto, nelle fila di Forza Italia. Almeno è questa l’unica indicazione attendibile che nei giorni scorsi il coordinatore regionale azzurro, Luigi Vitali, ha potuto dare ai suoi. Per il resto deciderà Silvio Berlusconi, mentre nei collegi uninominali molto dipenderà anche dalle logiche ad incastro dello scacchiere regionale. Se la Labriola sarà candidata nel collegio della Camera a Taranto città o nel listino plurinominale non è ancora chiaro, sta di fatto che la volontà di inserire le quote rosa in entrambe le parti è soprattutto un’esigenza oltre che un’opportunità.
A favore della deputata tarantina ci sono principalmente tre fattori: è parlamentare uscente alla prima legislatura, è donna e quindi favorirebbe la quota rosa e, infine, sarebbe sostenuta da un influente esponente del “cerchio magico” di Berlusconi, esperto in affari legali, che avrebbe garantito sulla fedeltà della neo deputata forzista. La Labriola, infatti, dopo essere stata tra i primi parlamentai ad aver abbandonato il Movimento 5 Stelle, ha trascorso una lunga militanza nel Gruppo Misto della Camera, per poi passare solo nel giugno scorso tra gli azzurri. Mentre a Roma vanta un po’ di simpatie, a Taranto la Labriola non è stata mai vista in conferenza stampa con i dirigenti provinciali e regionali di Forza Italia, probabilmente perché si è resa protagonista a suo tempo di un passaggio inaspettato.
Se la Labriola fosse collocata nel listino, al collegio uninominale di Taranto città potrebbero candidarsi il coordinatore provinciale Michele Di Fonzo o, qualora servisse una quota rosa rispetto alla ripartizione regionale, non sarebbe da escludere del tutto la candidatura della consigliera comunale di At6 Antonella Cito, figlia dell’ex sindaco di Taranto Giancarlo Cito. Difficile è invece la proposizione nel collegio orientale tra il Tarantino e il Brindisino della consigliera regionale Francesca Franzoso, che in una recente conferenza stampa ha anche evidenziato alcune incomprensioni con la dirigenza del partito. Nel versante ad est, invece, resta in campo la disponibilità del giovane sindaco di Maruggio, Alfredo Longo, in grande sintonia con Vitali e col vantaggio di non doversi confrontare internamente con un forte rappresentante di Manduria e di Francavilla Fontana: nel primo caso la città è commissariata e nel secondo il leader, Vitali, è candidato in un altro collegio e avrebbe tutto l’interesse politico a non crearsi ipotetici rivali in casa sua.
 
Il presidente della Provincia Martino Tamburrano non ha dato le dimissioni ma è certo di essere eleggibile, pertanto continua la sua corsa per il collegio del Senato, anche se qualcuno lo vorrebbe in buona posizione nel listino per non creare eventualmente problemi al partito in caso di ineleggibilità. La candidatura del deputato uscente Gianfranco Chiarelli (Noi con l’Italia) al collegio del Senato è legata alla forza di Raffaele Fitto di inserirlo rispetto agli equilibri regionali. Se entrambi candidati, uno tra Tamburrano e Chiarelli virerebbe nel collegio occidentale della Camera che comprende anche Massafra e Martina Franca. Se nel versante ovest della provincia ci dovesse essere spazio, sarebbero disponibili il sindaco di Castellaneta Giovanni Gugliotti e l’ex consigliere regionale Pietro Lospinuso. Intanto anche la Lega di Salvini scalda i motori a Taranto: entro febbraio sarà inaugurata la nuova sezione in via Capua, ad opera del coordinatore cittadino Fiore Petrelli e del vice Aldo Ranieri. Fratelli d’Italia invece dovrebbe schierare l’avvocato massafrese Giandomenico Pilolli e l’ex sindaco di Martina Franca Leonardo Conserva.
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