Frecciarossa e collegamenti, ora si attendono i fondi

Frecciarossa e collegamenti, ora si attendono i fondi
di Alessio PIGNATELLI
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Mercoledì 4 Ottobre 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 13:06
Prosegue l’iter burocratico - in sostanza, la ricerca di risorse finanziarie o di fondi da sbloccare - per collegare la rete dei trasporti locali al servizio Frecciarossa 1000.
Nello specifico, si cercano soluzioni per consentire all’utenza cittadina tramite l’Amat e quella provinciale tramite Ctp di raggiungere la stazione in orari consoni al treno veloce che da Taranto arriva fino a Milano percorrendo la linea lucana. L’invito dell’onorevole Ludovico Vico a creare un sistema di trasporti locali più aderente agli orari del Frecciarossa Taranto-Milano aveva trovato già risposte positive nei massimi rappresentanti di Amat e Ctp, rispettivamente il direttore generale Massimo Dicecca e l’amministratore unico Roberto Falcone.
Dopo l’incontro tra il deputato del Pd e Falcone testimoniato dalla nota ufficiale di Vico, c’è stato successivamente anche un summit col direttore Dicecca. È stata ribadita la disponibilità da parte di Amat di organizzare un servizio bus per la notte. L’azienda che gestisce la mobilità dei mezzi pubblici copre già l’orario mattutino in quanto i pullman sono già circolanti: è bene ricordare che il treno parte da Taranto alle ore 5.50; il ritorno è invece stimato a mezzanotte e otto minuti.
Discorso diverso per la sera dopo mezzanotte con pullman non più circolanti. L’idea è di garantire almeno una partenza per ogni quartiere e, come dichiarato da Dicecca qualche tempo fa su questa pagine, «non potrà essere un servizio normale perché gli autisti dovranno essere flessibili e attendere eventuali ritardi del treno. È necessario quindi un coordinamento e ci stiamo organizzando».
Questo significa risorse in più perché oltre al chilometraggio si va tecnicamente “fuori schema”. Ossia si devono coprire i costi per il personale e per gli eventuali straordinari degli autisti. 
 
Ma, al di là del fattore economico, c’è una questione puramente organizzativa da risolvere. Non è semplice allungare il servizio bus in orario notturno a tutti i quartieri di Taranto molto distanti tra loro. È impensabile quindi per la conformazione della città disporre di un’unica navetta. Nella riunione in cui hanno partecipato anche i sindacati è emersa l’opzione, tutta da verificare nella fattibilità, di integrare il servizio MyCicero - l’applicazione che consente di pianificare il viaggio, la sosta o l’acquisto del biglietto direttamente dal proprio smartphone - a quello online delle Ferrovie dello Stato. Si potrebbero, condizionale d’obbligo, interfacciare le piattaforme per incrociare i servizi e avere una base di partenza per ottimizzare il servizio e capire le necessità di chi dovrà usufruire del bus dopo il Frecciarossa. 
Infine, si è ipotizzato l’utilizzo di bus piccoli. Si tratta di macchine più snelle e combacianti ai numeri di un’utenza molto variabile. Aspetti formali che però attendono il via libera dalla condizione necessaria: garantire risorse economiche in più per integrare il servizio.
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