Arma nascosta sotto i cuscini, le manette scattano in hotel

Arma nascosta sotto i cuscini, le manette scattano in hotel
di Nazareno DINOI
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Venerdì 18 Agosto 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 21:37
E’ finito in carcere, l’altro ieri, il soggiorno in un albergo della litoranea jonica di Angelo Fago, tarantino di 49 anni, sorvegliato speciale, che deve rispondere di detenzione di pistola clandestina e munizioni. 
L’uomo nascondeva l’arma sotto il cuscino della camera dell’hotel dove soggiornava. I carabinieri del Nucleo operativo del comando provinciale di Taranto che lo hanno arrestato in flagranza, erano stati allertati da una soffiata.
Per questo erano iniziate le ricerche che in un primo momento sono risultate vane. 
Il 49enne infatti si era trasferito da qualche giorno nell’albergo sulla litoranea tarantina. E’ stato così organizzato il blitz che ha dato i risultati sperati. 
Una volta giunti nella struttura ricettiva in questione, i carabinieri sono entrati nella sua stanza trovando al suo interno l’indiziato. 
I militari hanno proceduto con la perquisizione domiciliare che ha consentito di trovare, occultata sotto due cuscini della sedia della scrivania, una pistola con matricola abrasa marca Glock calibro 9x21 completa di caricatore e 14 proiettili dello stesso calibro.
Alla luce del grave episodio, il 49enne è stato condotto in caserma dove, al termine degli accertamenti di rito, è stato dichiarato in stato di arresto per detenzione di pistola clandestina e munizioni.
L’uomo, su disposizione del pubblico ministero di turno è stato trasferito nella casa circondariale di Taranto. 
 
L’arma da fuoco e i proiettili sono stati invece sottoposti a sequestro in attesa di essere inviati al Ris di Roma per i rilievi balistici, dattiloscopici e biologici. Sono in corso accertamenti per accertare la provenienza della pistola e soprattutto le finalità che hanno indotto il pregiudicato a detenerla.
Nello stesso carcere è finito un altro tarantino arrestato anche lui dai carabinieri. Dopo una rapina finita male, un’altra andata in porto ma con un magro bottino di 20 euro e il tentativo di fuga in una chiesa, la giornata non poteva finire peggio per il 26enne, Francesco Urbano, acciuffato in flagranza del reato dai carabinieri del Nucleo investigativo del reparto operativo del comando provinciale di Taranto. Il giovane deve rispondere di tentata rapina, rapina, resistenza a pubblico ufficiale, guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti e detenzione di pistola clandestina.
L’uomo nel primo pomeriggio dell’altro ieri, mercoledì 16 agosto, aveva tentato di rapinare, con la minaccia di una pistola, il gestore di un distributore di carburanti di Statte. La reazione della vittima che per nulla intimorita ha ingaggiato una breve colluttazione con il rapinatore, ha fatto fallire il colpo costringendo il bandito alla fuga. Subito dopo, lo stesso pregiudicato, sempre con la minaccia della stessa pistola, avrebbe fermato un giovane minorenne alla stazione del pullman facendosi consegnare la somma di venti euro. 
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