Via libera preliminare in commissione Antitrust per l’acquisto di Ilva

Via libera preliminare in commissione Antitrust per l’acquisto di Ilva
di Alessio PIGNATELLI
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Venerdì 6 Ottobre 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 20:15
Un via libera preliminare ma certamente significativo. È arrivato un iniziale responso dalla Commissione Antitrust che sta valutando l’acquisizione di Ilva da parte di ArcelorMittal in seguito alla “notifica di un progetto di concentrazione in conformità dell’articolo 4 del regolamento numero 139/2004 del Consiglio”. Nel punto 3 la Commissione annuncia che “a seguito di un esame preliminare la Commissione ritiene che la concentrazione notificata possa rientrare nell’ambito di applicazione del regolamento sulle concentrazioni. Tuttavia si riserva la decisione definitiva al riguardo”.
Nel documento si spiega che la notifica è giunta il 21 settembre e dopo nove giorni la Commissione ha emanato una prima valutazione. La Commissione invita i terzi interessati a presentare eventuali osservazioni fino al 10 ottobre sulla concentrazione proposta. Le osservazioni devono pervenire alla Commissione con indicazione del riferimento “M.8444 - ArcelorMittal/Ilva” e possono essere trasmesse anche per e-mail all’indirizzo comp-merger-registry@ec.europa.eu.
Per la giornata di oggi, invece, è attesa la nota di Am Investco Italy sull’apertura del trasferimento aziendale di Ilva. Una comunicazione ufficiale ai sindacati che dovrebbe contenere alcuni chiarimenti e delucidazioni per tracciare i prossimi scenari. Tra le informazioni, dovrebbero esserci dettagli sulla data proposta del trasferimento, sui motivi del programmato trasferimento d’azienda, sulle relative conseguenze giuridiche, economiche e sociali per i lavoratori e sulle misure previste nei confronti della forza occupazionale.
Quest’ultima informazione sarà fondamentale per conoscere nello specifico il destino degli oltre 4mila operai da ricollocare nell’Amministrazione straordinaria. Più semplicemente, si capiranno le scelte della nuova cordata sulla conservazione delle condizioni economiche e, più in generale, delle complessive condizioni di lavoro godute dai dipendenti in forza di accordi individuali e la conservazione dei diritti derivanti dai contratti collettivi. Una relazione importante tant’è che i sindacati da tempo spingono e pressano per ricevere questi dati. Per poter affrontare, cioè, una trattativa nel merito di cifre e dati.
 
Un documento altresì delicato.
Perché considerando il numero dei lavoratori coinvolti e le stime da fare su contratti e condizioni, si tratta di operazioni articolate e complesse. ArcelorMittal, capofila della cordata Am Investco Italy, dovrebbe quindi presentare - il condizionale è dovuto alle complessità di una procedura che ha subito tante proroghe ma diverse fonti confermano che oggi sia la giornata giusta - alle organizzazioni sindacali questa nota prima del summit di lunedì al ministero dello Sviluppo economico. Una maniera per giocare allo scoperto e provare a entrare nel merito dopo che i precedenti con i sindacati non sono stati entusiastici.
Se a luglio, infatti, l’incontro al Mise fu solo interlocutorio e propedeutico a stilare per il post-estate un cronoprogramma, lo stesso fu disatteso un mese fa. Era infatti fissato al giorno 15 settembre ma l’incontro slittò a pochi giorni per decisione del governo. La nota a firma del dottor Giampietro Castano dell’unità gestione vertenze imprese in crisi del Mise mandò su tutte le furie i sindacati e spiazzò lo stesso management di ArcelorMittal che era già pronto al summit.
Come relazionato dai commissari straordinari Ilva Piero Gnudi, Corrado Carrubba e Enrico Laghi nell’audizione del 20 settembre alla Commissione Ambiente della Camera, erano tre i closing per il perfezionamento del trasferimento degli asset Ilva. Erano in quanto uno di questi adempimenti è stato già ultimato e riguarda il piano ambientale di Am Investco approvato con decreto della presidenza del consiglio dei ministri una settimana fa. Adesso, ne restano due: l’approvazione definitiva dell’Antitrust dopo l’ok preliminare e il positivo esito della trattativa sindacale. Per quest’ultima, appuntamento a lunedì con l’importante novità prevista dalla nota di apertura del trasferimento aziendale.
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