La Corte del Jersey sblocca 1,3 miliardi di euro dei fondi dei Riva

La Corte del Jersey sblocca 1,3 miliardi di euro dei fondi dei Riva
2 Minuti di Lettura
Sabato 13 Maggio 2017, 06:10 - Ultimo aggiornamento: 12:13
Da ieri è più vicino il rientro in Italia degli 1,3 miliardi di euro della famiglia Riva che serviranno per lo stabilimento Ilva di Taranto. 
Infatti, la Royal Court del Jersey, isola del Canale della Manica, ha dato ieri il via libera allo sblocco di quei fondi che, in gran parte, erano stati sequestrati nel 2013 nell’ambito dell’inchiesta, coordinata dai pm di Milano Stefano Civardi e Mauro Clerici, con al centro la gestione del colosso siderurgico e il crac del gruppo Riva che lo controllava. 
La famiglia Riva, dal canto suo, nei mesi scorsi, anche per riuscire ad ottenere l’ok a patteggiamenti in sede penale, aveva detto sì al ritorno in Italia di quei soldi (depositati su conti svizzeri) da destinare allo stabilimento tarantino. 
E ciò nell’ambito di un accordo raggiunto tra i commissari straordinari del siderurgico e i Riva per porre fine ad una serie di contenziosi civili avviati tra le parti. 
La somma, depositata in Svizzera, era però formalmente legata a sette trust aperti nell’isola di Jersey. Era, dunque, necessario lo svincolo dai trust che è stato disposto oggi dalla Royal Court. 
In calendario ora c’è un’udienza, fissata per il 31 maggio, davanti al Tribunale federale di Losanna che - con un passaggio che a questo punto pare solo formale - dovrà dare l’input definitivo al rientro della somma pari a 1 miliardo e 300 milioni di euro.
Intanto, nell’udienza preliminare del prossimo 17 maggio, davanti al gup di Milano Chiara Valori, Adriano (fratello di Emilio, l’ex patron dell’Ilva morto tre anni fa) Fabio e Nicola Riva, accusati, a vario titolo, di bancarotta, truffa e trasferimento fittizio di valori punteranno di nuovo a patteggiare, dopo che lo scorso febbraio un altro giudice, il gip Maria Vicidomini, aveva respinto le istanze ritenendo le pene concordate con i pm troppo basse e in pratica bocciando anche l’intesa sulla messa a disposizione dei fondi per la bonifica. 
Con la decisione del Jersey, invece, sembra ora più in discesa anche la strada dei patteggiamenti per i tre indagati.
 
E sulla decisione del Jersey è intervenuto Giampiero Mancarelli, componente dell’assemblea Pd ed ex assessore provinciale: «Questa decisione non può che essere salutata positivamente. Ora tocca al tribunale di Losanna acconsentire al trasferimento di queste somme libere e disponibili per rendere l’Iva una azienda competitiva e pulita. Risorse importanti per la comunità di Taranto tutta. Andiamo avanti per la Taranto del futuro», ha detto l’esponente del Partito Democratico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA