La negoziazione può ripartire: sindacati e ArcelorMittal s’incontreranno il 22 dicembre

La negoziazione può ripartire: sindacati e ArcelorMittal s’incontreranno il 22 dicembre
di Alessio PIGNATELLI
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Mercoledì 13 Dicembre 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 23:05
Altri due tavoli convocati, due nuove date ufficializzate per Ilva. La vertenza sindacale riprenderà venerdì 22 dicembre con la riunione per approfondire i piani industriale e ambientale. Mercoledì 10 gennaio è previsto invece l’avvio dei confronti concernenti le diverse unità produttive. Entrambi i summit saranno alle ore 10 presso il ministero dello Sviluppo economico a Roma.
Sono due le giornate ufficializzate dal Mise e seguiranno l’incontro previsto per il 20 dicembre con gli enti locali. E proprio per questo motivo, è bene fare un po’ di ordine con date e tavoli per non incorrere in sovrapposizioni e confusioni.
Partendo dal più prossimo. Esattamente tra una settimana, infatti, ci sarà il tanto agognato Tavolo per Taranto. È il frutto dell’infinito botta e risposta tra enti locali e Governo, in particolare con il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda. Il confronto sarà alle ore 11 del 20 dicembre tra Am InvestCo, sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Usb e Ugl), commissari straordinari, Governo ed enti locali. Al tavolo saranno presenti, oltre al ministro Calenda e alla viceministro Bellanova, anche i ministri Lorenzin (Salute), Galletti (Ambiente) e De Vincenti (Mezzogiorno) o eventualmente i loro delegati. Si terrà nella sede del Mise presso la Sala degli Arazzi e tra i convocati ci sono: il presidente della Regione Michele Emiliano, i sindaci dei Comuni di Taranto (Melucci), Statte (Andrioli), Massafra (Quarto), Montemesola (Punzi) e il commissario prefettizio di Crispiano, Mario Volpe. L’invito è stato esteso chiaramente anche al prefetto di Taranto Donato Cafagna, a Invitalia e Confindustria nazionale e locale.
 
L’ordine del giorno presente nella convocazione conferma i punti concordati tra Calenda e Melucci: analisi del piano ambientale del Dpcm e verifica dei possibili miglioramenti; condivisione del cronoprogramma della copertura anticipata dei parchi primari; gestione e valutazione del danno sanitario; gestione dell’attività del fondo sociale di Taranto; provvedimenti per l’indotto; condivisione del piano bonifiche di competenza dell’amministrazione straordinaria; istituzione di un centro di Ricerca e Sviluppo sull’acciaio e tecnologie carbon free. Sull’eventuale ritiro dei ricorsi di Comune e Regione contro il Dpcm del 29 settembre, invece, è ancora in corso un contraddittorio acceso col Governo e occorrerà probabilmente attendere la prossima settimana per capirne gli sviluppi.
Le due nuove date, invece, fanno parte della classica procedura ex articolo 47 sul trasferimento aziendale. La vertenza vede protagonisti i sindacati e stenta a decollare tra uno stop e un rinvio. Adesso, però, ci sono delle certezze.
Si riparte quindi il 22 dicembre per un confronto con Am InvestCo sui piani industriale e ambientale. L’ultima volta era stato il 28 novembre in una riunione che tutto sommato aveva confermato a grandi linee aspetti già emersi ma con qualche specifica in più. Dopo le festività natalizie, invece, si tornerà a Roma per approfondire con le organizzazioni sindacali i dettagli tecnici di ciascun stabilimento, ogni singola area e i vari reparti. Era una richiesta dei sindacati andare a sviscerare le necessità e le difficoltà emerse negli stabilimenti dell’Ilva: l’obiettivo finale è di far emergere che non possono esserci esuberi in un impianto con simili proporzioni.
Attenzione, è opportuno chiarirlo. Nelle convocazioni del 22 dicembre e del 10 gennaio il Mise ha incluso nell’invito il ministero del Lavoro, Am InvestCo, i commissari straordinari di Ilva e tutti i sindacati: Fim, Fiom, Uilm, Ugl metalmeccanici, Usb, Federmanager e i confederali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Come da procedura, non c’è spazio per altri indirizzi. Se poi quel Tavolo parallelo per Taranto con gli enti locali dovesse avere ripercussioni sull’ex articolo 47, sarà tutto da verificare.
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