Taranto, la mappa del Consiglio
il Pd si aggiudica 11 seggi in consiglio

Taranto, la mappa del Consiglio il Pd si aggiudica 11 seggi in consiglio
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Lunedì 26 Giugno 2017, 14:02
La mappa del Consiglio comunale sarà ufficiale solo nei prossimi giorni, ma c’è da credere che di fatto non lo sarà se prima non si sapranno gli esiti dei possibili ed annunciati ricorsi.
L’apparentamento ufficiale con Melucci di una sola lista che sosteneva la candidatura di Piero Bitetti infatti, Taranto bene comune, ha aperto molte perplessità sulla ripartizione dei seggi considerata la particolarità del caso e le numerose sentenze in materia. Rinaldo Melucci potrà avere addirittura due consiglieri comunali di maggioranza in più rispetto ai 20 seggi su 32 che assegna la legge con il relativo premio per il vincitore. Il caso è determinato dalla decisione del candidato sindaco Franco Sebastio, che non ha ottenuto l’accesso al turno di ballottaggio, di sostenere senza apparentamenti la candidatura a sindaco di Melucci. Il tentativo di apparentamento della lista Mutavento è arrivato fuori tempo massimo. L’altra possibilità è se la Commissione elettorale assegnerà, come probabile, anche un seggio di minoranza alle sei liste a sostegno di Bitetti che però non si sono apparentate.
La maggioranza di Melucci in Consiglio comunale sarebbe così composta: Pd 11 seggi (L. Lonoce, Di Gregorio, Azzaro, Stellato, De Martino, Galluzzo, Pulpo, Viggiano, Simili, Fuggetti, Blè), Taranto bene comune 3 seggi (Mele, Cataldino, Bitetti o Lupo), Psi 2 seggi (Mignolo e Festinante), Per (Capriulo), La Scelta (De Gennaro), Che sia primavera (Albani), Taranto popolare - Centristi x Taranto (Brisci), Mutavento (Sebastio) un seggio a testa. La minoranza è invece la seguente: Forza Taranto (Vietri e Ciraci), Lista Baldassari (Nilo e Baldassari), At6 (Mario e Antonella Cito), M5S (Battista e Nevoli) due seggi a testa, Taranto Respira (Fornaro), Taranto nel cuore (Cannone), Taranto futuro prossimo (Gravina o Bitetti). Alle sei liste di Bitetti dovrebbe essere riconosciuto il seggio pertanto potrebbe andare ad Alessia Gravina di Taranto futuro prossimo in quanto Bitetti, qualora dovesse scattare, lo farebbe con l’ultimo resto della lista Taranto bene comune. In questo caso perderebbe il seggio Matteo Lonoce della Lista Baldassari perché Taranto nel cuore ne avrebbe uno in meno e Stefania Baldassari scatterebbe con l’ultimo resto dell’omonima lista, quindi al posto proprio di Lonoce. Secondo un’interpretazione di legge, tutte le liste “dissolte” di un raggruppamento si devono considerare per la cifra elettorale che ognuna di essa porta con sé e non per la sommatoria dei voti di lista.
Nonostante il sostegno - non ufficiale - dei candidati sindaco Franco Sebastio e Massimo Brandimarte a Rinaldo Melucci, in assenza di apparentamenti nessuna lista a loro riferita godrà del premio di maggioranza, che come è noto dà l’opportunità alla coalizione del sindaco vincente di godere di 20 seggi su 32.
Un altro seggio da verificare sarà quello proprio di Piero Bitetti, considerato che una sentenza - anche se altre non lo confermano - non consente ai candidati sindaco di raggruppamenti di liste dissolte di accedere in Consiglio.
 
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