Medimex avanti tutta: a Mar Piccolo location da diecimila spettatori

Medimex avanti tutta: a Mar Piccolo location da diecimila spettatori
di Giovanni CAMARDA
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Domenica 18 Febbraio 2018, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 16:33
Il conto alla rovescia è partito, si tratta solo di attendere ancora poche settimane, ma già entro marzo sarà ufficializzata la scelta di Taranto come sede dell’edizione 2018 di Medimex, il rutilante happening che fa perno sulla musica per spaziare anche nei settori dell’economia, della cultura, dello sviluppo e del commercio. Un’occasione unica per il territorio, grazie alla quale dare concretamente una nuova immagine alla città e alle sue prospettive.
Massimo riserbo da Bari sui dettagli dell’evento - l’organizzazione, come è noto, fa capo alla Regione - ma qualcosa comincia comunque a trapelare. In realtà è già da qualche mese che Taranto si sta preparando ad accogliere un flusso di presenze straordinario, da far impallidire anche le cifre - pure importanti - della Spartan Race per eguagliare e probabilmente superare i numeri del Concerto del 1° maggio (pronto a ripartire dopo lo stop del 2017). La città si candida così a diventare da qui a qualche mese la capitale italiana della musica, tenuto conto appunto dei due eventi in arrivo - Medimex ma anche il Concertone - e del successo che musicisti tarantini come Diodato e Renzo Rubino stanno raccogliendo in questi giorni dopo le esibizioni sanremesi.
«Vero - sottolinea il sindaco Rinaldo Melucci - tanto che stiamo pensando di organizzare per loro qualcosa a Palazzo di Città: se lo meritano».
Ma il tema di oggi è, evidentemente il Medimex: «Lo avevamo anticipato nella conferenza stampa di fine anno: stavamo lavorando a questo progetto ambiziosissimo che ora pare proprio sul punto di diventare realtà. Il presidente Emiliano voleva farci questo cadeaux perché convinto come noi della necessità di dare una nuova prospettiva alla città. Stiamo lavorando in sincrono, noi per gli aspetti più territoriali - location, sicurezza e accoglienza - e Bari, in particolare l’assessore Capone, per l’evento vero e proprio».
 
Un’opportunità importante per Taranto: «Direi una vetrina - aggiunge Melucci - da sfruttare per valorizzare le nostre risorse. Verrà a Taranto tantissima gente, dobbiamo farci trovare pronti ed è per questo che ci stiamo impegnando ormai da mesi».
Il Comune ha avviato infatti una serie di partnership sugli aspetti fondamentali connessi al proprio ruolo. In particolare riunioni si sono già svolte con Aeronatica e Marina militare per definire le sedi da destinare agli show itineranti di Medimex. L’ipotesi più interessante riguarda proprio un’area dell’Aeronautica, assai suggestiva su Mar Piccolo, potenzialmente in grado di ospitare diecimila spettatori e dove dirottare, quindi, i concerti più importanti. «Ma ci piacerebbe - spiega il sindaco - farne un’installazione stabile per eventi di questa portata».
Altro aspetto cruciale è quello relativo alla ricettività, alle strutture alberghiere: «In effetti - rivela Melucci - ieri (venerdì - ndr) c’è stato un proficuo incontro con Confcommercio, perché è fondamentale attrezzarsi per accogliere le decine di migliaia di turisti che arriveranno in città, peraltro nel periodo secondo me più congeniale, quello migliore per conoscere le bellezze di Taranto. C’è quindi la necessità di investire nell’accoglienza, di creare nuove strutture perché Medimex non sarà un unicum. Nei prossimi due-tre anni ci saranno a Taranto una serie di eventi di grande richiamo - penso per esempio al Festival del Libro possibile, oltre che al ritorno della Spartan Race - per cui è indispensabile andare oltre l’emergenzialità e attrezzarsi come le nostre aspettative richiedono».
Medimex è, da questo punto di vista, il primo segnale tangibile in questa direzione oltre che l’appuntamento di maggior richiamo da tanti anni a questa parte per Taranto. «D’altro canto - sottolinea Melucci - lo avevamo anticipato nel nostro programma: questa è la direzione nella quale intendiamo andare. Ci stiamo impegnando a dare di noi, del luogo in cui viviamo, un’immagine più consona al patrimonio storico e culturale di Taranto ma anche alle aspettative dei nostri figli che speriamo possano trovare un habitat migliore nel quale crescere e realizzarsi. Un contenitore come Medimex può sicuramente aiutarci a tradurre le parole e le speranze in atti concreti».
Resta appeso, però, il caso del Convegno internazionale di studi sulla Magna Grecia, al quale la Regione ha tagliato i fondi. «Bisogna interrogarsi sulle ragioni di quel diniego. In ogni caso non è detto che i soldi debbano per forza arrivare da Bari. Io credo che anche noi, come amministrazione, potremmo intervenire: se al 31 marzo ci renderemo conto di avere dei margini, non ci tireremo indietro e destineremo risorse a questo storico appuntamento».
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