Morte nell’Altoforno 4, ispezione del consulente della Procura

Morte nell’Altoforno 4, ispezione del consulente della Procura
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Giovedì 24 Novembre 2016, 07:07 - Ultimo aggiornamento: 16:57
Un altro sopralluogo in Ilva per fare chiarezza sull’infortunio che è costato la vita a Giacomo Campo, morto in un incidente nello stabilimento Ilva mentre lavorava nell’area dell’Altoforno 4 il 17 settembre scorso. È quello che è stato svolto il 22 novembre scorso e che ha fatto seguito a quello avvenuto dopo l’infortunio del povero lavoratore. 
L’accertamento in fabbrica è stato effettuato dal consulente nominato dalla procura della Repubblica, ingegner Massimo Sorli, professore ordinario di Meccanica applicata ed aerospaziale del Politecnico di Torino. Nella circostanza, erano presenti i consulenti di parte, la professoressa Silvia Barella del Politecnico di Milano e l’ingegner Maurizio Scudella, nonché i difensori degli indagati e delle persone offese.
 
Il sopralluogo si è reso necessario per valutare alcuni parametri tecnici di funzionamento del nastro trasportatore Cv14 dell’Afo 4 senza la necessità di fermi macchina. In pratica la verifica si è svolta con il nastro in movimento).
Il vecchio nastro convogliatore, quello cioè su cui si era verificato il decesso dell’operaio della ditta appaltatrice dei lavori di pulizia, era stato sostituito, previo dissequestro da parte della Procura, nei giorni seguenti all’infortunio perché inservibile. E ciò a causa di un lungo taglio longitudinale riportato dal nastro stesso durante la movimentazione dei materiali.

Nel corso del sopralluogo, che è durato diverse ore, sono state acquisite informazioni importanti per la definizione dell’inchiesta aperta dalla magistratura di Taranto.
Tutte le operazioni, che sono state svolte con la collaborazione del personale tecnico dell’azienda in amministrazione straordinaria, hanno riguardato le dinamiche di gestione dell’impianto ed anche il funzionamento dei sistemi di allarme che entrano in azione in occasione di guasto-macchine.

Secondo quanto è stato possibile sapere, il deposito della relazione di consulenza affidata dal pubblico ministero inquirente dottoressa Giovanna Cannarile è previsto per la metà di dicembre. Non sono però escluse possibili proroghe, che potrebbero essere necessarie in virtù della complessità degli accertamenti.

Nel procedimento sono indagati, per cooperazione in omicidio colposo, complessivamente dodici persione. Si tratta del direttore dello stabilimento Ruggero Cola, dei capi area Andrea Coluccia e Andrea Santoro, del capo reparto Cosimo Frascella, del caposquadra Walter Romagnoli, e dei tecnici Giuseppe Chimienti, Antonio Bianco e Antonio Neglia.
Nel procedimento figura il coinvolgimento pure di quattro dipendenti della Steel Service, azienda del gruppo Trombini specializzata nelle pulizie industriali: si tratta di Teodoro De Padova, Stefano Bagordo, Francesco De Gregorio e Rocco Ottelli.
Gli indagati sono assistiti fra gli altri dagli avvocati Francesco Garzone, Gianluca D’Oria, Michele Rossetti e Angelo Loreto. I familiari della vittima sono invece rappresentati dall’avvocato Pierluigi Morelli.

L’incarico al docente del Politecnico di Torino, come si ricorderà, era stato conferito il 18 settembre scorso dalla dottoressa Cannarile, titolare dell’inchiesta sull’ennesimo, assurdo incidente nel siderurgico. Attraverso le verifiche tecniche e i sopralluoghi, il professionista torinese dovrà stabilire soprattutto il perchè del trascinamento del rullo, oltre che verificare se nella circostanza fossero state adottate tutte le precauzioni previste nelle pratiche operative.
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