Lorella Cuccarini in visita al Moscati: «Al fianco di una città profondamente ferita»

Lorella Cuccarini in visita al Moscati: «Al fianco di una città profondamente ferita»
di Alessandra MACCHITELLA
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Venerdì 20 Gennaio 2017, 07:41 - Ultimo aggiornamento: 16:30

 «Voglio portare una testimonianza di vicinanza a una città profondamente ferita». 
Lo ha dichiarato Lorella Cuccarini, una delle artiste più conosciute, “la più amata dagli italiani” come la definiva un famoso slogan anni ‘90, ieri mattina in visita all’ospedale Moscati di Taranto. Ospite d’onore che apre il palcoscenico di eventi che porterà al 12 maggio ad Altamura alla serata di Gala della XX edizione del Magna Grecia Awards, ha presentato ieri sera al Teatro Comunale di Massafra, in anteprima per la Puglia, il suo racconto “Ogni giorno il sole” edito da Piemme. 
Ieri mattina però la showgirl ha prima incontrato i pazienti del reparto di Oncologia. 
 

 

«Questo invito è per me una grande gioia – ha sottolineato Lorella Cuccarini – giro spesso per reparti oncoematologici per i progetti realizzati con “30 ore per la vita” e credo che oltre ai beni materiali, fondamentali per migliorare la qualità della vita delle persone che soffrono, anche un abbraccio può essere un segnale. Mi fa piacere poter stringere i malati che stanno vivendo un percorso che conosco bene, anche se non l’ho vissuto personalmente». 
 
Nel suo libro, racconto di una vita, ci sono curiosità, aneddoti, incontri, amicizie e un cammino di ricerca umano e spirituale che ha condotto Lorella ad impegnarsi in tante cause sociali: «Quando entro nei reparti – ha spiegato – lo faccio sempre in punta di piedi, bisogna essere umili e trasparenti, quasi invisibili, capire dove c’è la volontà di scambiare parole, ciò che accade lo determinano le persone che incontri, bisogna interpretare la loro psicologia, c’è chi vive il dolore chiudendosi e chi condividendo, bisogna farsi piccoli e saper essere vicini anche in silenzio. Scoprire che di fronte a persone che vivono dolori spaventosi si riescono a sviluppare progetti di amore e coraggio offre una capacità di vedere oltre le cose che spesso non riusciamo a cogliere, entri cercando di portare un abbraccio e un sorriso ed esci molto più grande e matura di prima». 

Grazie alla confraternita Maria SS. Addolorata e San Domenico di Taranto, Lorella Cuccarini ha portato il suo sostegno ai pazienti del reparto di oncologia dell’ospedale diretto dal dottore Salvatore Pisconti. Insieme al presidente del Mga Fabio Salvatore e al priore Raffaele Vecchi, la showgirl ha donato copie del suo scritto. 
«Con il libro metto umilmente a disposizione la mia storia - ha raccontato – chi mi conosce superficialmente crede che la mia vita sia tutta rose e fiori e costellata di successi, certo, sono molto fortunata, ma dietro il personaggio c’è una persona che ha seguito un percorso e che ha vissuto momenti di grande difficoltà e dolore traendo insegnamenti maggiori». 

Un’infanzia difficile, il padre che ha abbandonato la famiglia in gravi difficoltà economiche quando lei aveva solo nove anni, cresciuta con la mamma e i fratelli, ha studiato danza e ha cercato di trasformare in opportunità ogni ostacolo, dolore, disavventura. “Mezzopieno” è la sua filosofia di vita, se le gocce di un bicchiere pieno a metà sono di cuore si possono raggiungere grandi obiettivi. 
Un modo di affrontare la vita che è incarnato dal suo volto sorridente e dall’approccio positivo che la star Lorella Cuccarini ha messo in tutta la sua prestigiosa carriera. 
Una esperienza che ha voluto consegnare nel suo libro.
E che ieri si è arricchita con l’incontro con i malati del reparto di oncologia di Taranto. 

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