Emiliano apre al “Moscati” l’endoscopia bronchiale. «Con i soldi della Regione»

Emiliano apre al “Moscati” l’endoscopia bronchiale. «Con i soldi della Regione»
di Francesca CIURA
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Martedì 25 Luglio 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 13:25
Sanità a Taranto; uno dei temi più articolati e controversi da sempre, ma che negli ultimi tempi, a seguito di un’azione riformista del sistema sanitario attuata con forza decisionale dalla Regione, ha finito per esacerbare gli animi di tanti cittadini, soprattutto quelli costretti a rivolgersi fuori regione per le cure, in particolar modo quelle oncologiche, e registrando anche un significativo dissenso di alcune parti politiche. E mentre il fonte degli oppositori cresceva rigettando con forza le “chiusure” (che il Governatore definisce “riconversioni”) di alcuni presidi ospedalieri e di Pronto Soccorso e lamentando oltre alla disparità di trattamento con altre province, l’assenza di un reparto di oncoematologia pediatrica (e relativo responsabile, oggi assunto grazie alla raccolta benefica delle magliette “Ie jesche pacce pe te” promossa dal “Mini Bar” dei Tamburi), dall’altro Michele Emiliano, che detiene la delega alla Salute sin dal suo insediamento, ed i suoi fedelissimi, filavano via dritto ad alta velocità verso il raggiungimento dell’obiettivo prefissato, ovvero: adeguare la rete ospedaliera pugliese ai nuovi standard prescritti dalla normativa nazionale. 
Un cambiamento che, come più volte evidenziato dal direttore generale Stefano Rossi è stato determinato anche dalle mutate condizioni sociali, dall’aumento degli anziani e dal maggior numero di malati cronici, per i quali necessitano cure mirate e alternative a quelle puramente ospedaliere. In quest’ottica quindi le “riconversioni” iniziano a prendere corpo ed anima. Lo dimostrano i nuovi centri sanitari inaugurati ieri dallo stesso Emiliano a Taranto e provincia. Dal Centro Territoriale per l’Autismo, alla Rssa e il Centro Diurno dell’Unità Operativa Complessa Socio Sanitaria a Mottola, dalla Struttura di Endoscopia Bronchiale Oncologica al Laboratorio Manipolazione Farmaci Antiblastici all’ospedale Moscati.
«È stata una giornata emozionante – dice il presidente della Regione al termine del tour di inaugurazioni e tagli di nastri – perché Taranto mi coinvolge ogni volta che questioni importanti la riguardano. Oggi si “esibiscono” gli sforzi fatti in questi mesi grazie al Direttore Generale, Rossi, al dottor Pisconti ed a tutti i rispettivi collaboratori. Stiamo provando a fare il possibile – prosegue – con le sole risorse della Regione, perché i soldi di cui tante volte si è parlato, quelli del Governo per intenderci, non si sono ancora visti, a mettere in moto un meccanismo positivo. Qualche mese fa nel corso delle riunioni tenute su sollecitazioni di un gruppo locale che poi non ha più voluto incontrarmi forse perché intuì un possibile effetto negativo sotto il profilo elettorale, promettemmo di dar vita ad un nuovo sistema di broncoscopia che ha già dato importanti risultati». Secondo i dati in possesso di Emiliano sarebbero stati diagnosticati con largo anticipo ed in maniera tempestiva oltre 100 casi curabili. «Un altro impegno che avevamo preso e che partirà in autunno – dice il Governatore – è il reparto di oncoematologia pediatrica per il quale stiamo facendo in modo che l’apertura sia la più celere possibile». Ed aggiunge: «Con la costruzione della rete oncologica pugliese, che non esisteva fino a pochi mesi fa, unita al rilancio dell’hub pugliese ed ai fondi, questi 50 milioni che prima o poi arriveranno nonostante ci abbiano messo una serie di condizioni difficili tra cui l’utilizzo di Consip (chissà poi perché è così importante per il Governo) stiamo provando a dare una forte accelerata; così come per le gare per le costruzioni delle nuove strutture». Ed è su questo ultimo aspetto che Emiliano affonda la lama ricordando che per la costruzione del nuovo ospedale la città, già 10 anni fa, perse un treno importante che l’avrebbe condotta verso l’assegnazione di fondi da destinare per quell’opera. «È nostro dovere adesso – conclude - dare a Taranto ciò che la città ha il diritto di avere, ovvero contenitori sanitari degni di questo nome».
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