Lo scontro nel Pd: lavori in corso per trovare l’intesa

Lo scontro nel Pd: lavori in corso per trovare l’intesa
di Michele MONTEMURRO
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Lunedì 15 Gennaio 2018, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 16:30
Il segretario provinciale del Pd, il “renziano” Giampiero Mancarelli, non lascia come richiesto da Fronte Dem e punta a coinvolgere la “corrente” che fa riferimento al governatore Michele Emiliano nella scelta delle candidature e della composizione della segreteria provinciale. Non tutti però hanno risposto all’appello del segretario, ma qualcuno di Fronte Dem presente sui territori gli avrebbe già fornito alcuni nominativi, che potrebbero ritrovarsi nel costituendo esecutivo del partito.
A chiedere l’azzeramento della segreteria provinciale in un incontro svoltosi venerdì a Palazzo di Città sono stati gli uomini di riferimento del governatore Emiliano in provincia di Taranto: l’assessore regionale Michele Mazzarano e i sindaci di Taranto Rinaldo Melucci e di Laterza Gianfranco Lopane. A motivare questa richiesta, dopo il contestato congresso provinciale a cui Fronte Dem si è rifiutata di partecipare perché ha denunciato presunti brogli, sono state le fuoriuscite dal partito del presidente provinciale Walter Musillo e dei tre consiglieri comunali tarantini (Aldo Fuggetti, Mario Pulpo e Federica Simili) che hanno contribuito all’elezione di Mancarelli alla guida della segreteria. 
Fronte Dem, inoltre, è contraria alla ricandidatura per la terza volta di fila del deputato uscente Ludovico Vico, che però eccepisce la durata del suo mandato essendo entrato “in corsa” nell’ultima legislatura. Ma già domani ci dovrebbero essere novità da Roma relativamente alle deroghe per i parlamentari che hanno espletato tre mandati e alle candidature dei consiglieri regionali. Il sindaco Melucci, già da tempo, ha espresso ai suoi collaboratori perplessità sulle ricandidature degli uscenti: nel frattempo l’altro deputato Michele Pelillo, alla sua prima legislatura, ha annunciato che non si ricandiderà.
Intanto in Mdp - Articolo 1, il movimento di D’Alema che è confluito nel nuovo contenitore politico-elettorale Liberi e uguali di Pietro Grasso attende l’adesione proprio di Musillo e dei consiglieri comunali che hanno abbandonato il Pd.
 
Il presidente provinciale dimissionario del Pd potrebbe ritrovarsi candidato come capolista nel collegio plurinominale della Camera dei deputati nelle fila di LeU, ma c’è chi auspica il passaggio di Musillo e compagni prima dell’eventuale investitura.
Nei giorni scorsi, infatti, cinque consiglieri comunali, tre dei quali da tempo in sintonia con Musillo, hanno annunciato che formalizzeranno un nuovo gruppo consiliare nella prossima seduta di Consiglio ma non hanno specificato il nome della nuova formazione, probabilmente proprio perché ci sono ancora dinamiche elettorali da ben definire.
Dinamiche elettorali che la settimana scorsa hanno indotto l’assessore agli Affari generali e alle Risorse umane del Comune di Taranto, Anna Maria Franchitto, a rassegnare le dimissioni dopo che il sindaco ha ritirato le deleghe fuori giunta ai consiglieri comunali di maggioranza e ha annunciato anche un mini-rimpasto. Ma le dimissioni della Franchitto potrebbero non essere le uniche. A rivendicare un posto in giunta punta anche il neo gruppo consiliare, ma il sindaco Melucci, ammesso che voglia assecondare i desiderata, deciderà solo dopo le elezioni del 4 marzo.
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