«Ti brucio con l’acido», in cella marito padrone

«Ti brucio con l’acido», in cella marito padrone
di Mario DILIBERTO
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Lunedì 7 Agosto 2017, 19:28 - Ultimo aggiornamento: 8 Agosto, 12:32
[FIRMA]<CP10>«Ti butto l’acido negli occhi e non ti faccio vedere più. Ti brucio il viso. Ti rovino la vita». Era questa una delle sconcertanti minacce con le quali un tarantino di 54 anni era abituato ad accompagnare le botte rifilate alla moglie. E quando i figli grandi si intromettevano, per difendere la mamma, schiaffi e pugni grandinavano anche su di loro.
Un ménage da incubo al quale hanno posto fine gli agenti della Squadra Mobile di Taranto, guidati dal dirigente Carlo Pagano, che hanno arrestato il marito padrone. Peril 54enne le porte del carcere di Largo Magli si sono spalancate grazie all’ordinanza di custodia cautelare in carcere spiccata dal gip Pompeo Carriere, su richiesta della procura. Arriva da Taranto l’ennesima brutta storia di violenza e sopraffazione tra le mura domestiche.
Alla base delle reazioni violente dell’uomo, l’esasperata gelosia nei confronti della moglie. Da mesi, infatti, il 54enne si era convinto di essere stato tradito dalla donna. E da quel momento aveva esasperato la sua insofferenza e soprattutto le violenza contro la moglie. Con aggressioni, insulti e minacce.
Vessazioni e angherie, purtroppo più diffuse di quanto si creda, che la malcapitata ha tentato di sopportare, provando a spiegare al marito che le sue accuse erano assolutamente infondate. Il clima in quella casa non è migliorato neanche dopo l’intervento dei figli. Due maggiorenni e una più piccola che hanno provato a ricondurre alla ragione il papà. Ma l’uomo, in preda alla rabbia e alla morbosa gelosia, ha aggredito anche loro.
Botte che i ragazzi hanno subìto soltanto per aver cercato di difendere la mamma e salvare la famiglia.
Così per quattro, cinque mesi, in quell’appartamento del centro cittadino, si è vissuta un’atmosfera di autentico terrore. Un giorno il marito ha trascinato la donna in una contrada isolata. E l’ha minacciata dicendole «ti ammazzo qui e non ti trovano più». In un’altra occasione l’avrebbe ferita al braccio con un coltello da cucina.
Fortunatamente, dopo vani tentativi di tranquillizzare il coniuge, la vittima ha deciso di violare il silenzio delle omertose mura della sua casa e ha denunciato il marito violento. Sulla sua disgraziata situazione sono stati avviati gli accertamenti del caso e la denuncia ha trovato conferme.
Tutto è finito nel rapporto spedito in procura dagli investigatori. Dal terzo piano di palazzo di giustizia è scattata la richiesta di misura cautelare. Il provvedimento è stato decretato dal gip Pompeo Carriere ed è stato eseguito dagli uomini della Squadra Mobile.
Il marito padrone è stato arrestato con le accuse di minacce e maltrattamenti in famiglia. Per lui si sono aperte le porte del carcere di Largo Magli. Nei prossimi giorni comparirà dinanzi al gip Carriere per il consueto appuntamento con l’interrogatorio di garanzia.
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