Il centrodestra attacca Melucci: «Uno spettacolo di incoerenza»

Il centrodestra attacca Melucci: «Uno spettacolo di incoerenza»
3 Minuti di Lettura
Lunedì 5 Febbraio 2018, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 11:53
«Ogni candidato (tranne alcuni che continuo a considerare espressione di una politica che antepone interessi personali al bene della nazione) potrà rappresentare la mia terra e con ognuno di loro vorrò parlare se me ne sarà data l’occasione. Rosalba ha fatto una scelta come la mia di qualche mese fa. So che ci vuole forza ed era questo il mio augurio».
La consigliera comunale Stefania Baldassari, già candidata sindaco di una coalizione civica sostenuta anche da partiti di centrodestra, chiarisce tramite una nota stampa il commento che ha reso pubblicamente su Facebook alla giornalista Rosalba De Giorgi, candidata nel collegio 10 della Camera col Movimento 5 Stelle. «Un mio “in bocca al lupo” - prosegue Baldassari - trasformato in un endorsement come se io non mi fossi largamente spesa invece per un concetto di politica finalmente con la lettera maiuscola». Nella nota stampa, invece, Baldassari non fa alcun «endorsement» alle due candidate di Forza Italia: Stefania Fornaro e Maria Francavilla, quest’ultima moglie del presidente della Provincia ed ex sindaco di Massafra Martino Tamburrano. 
Che non ci sia più sintonia tra Baldassari e Tamburrano, già da subito dopo il ballottaggio, lo si è intuito anche quando lo scorso 6 gennaio l’ex candidata sindaco ha utilizzato le stesse parole usate nella nota stampa di ieri quando ha dichiarato anche sulla sua pagina ufficiale: «Ricorso ad opponendum Provincia di Taranto: ancora una volta assistiamo ad una politica che antepone interessi personali al bene della città: prove difficili solo per chi è in grado di affrontarle e superarle e noi siamo tra questi». Un passaggio che un mese fa ha segnato nettamente e anche pubblicamente le divergenze tra la direttrice della Casa circondariale e Tamburrano, con quest’ultimo che ha presentato il ricorso contro quello al Tar di Comune di Taranto e Regione Puglia su Ilva. Distanze, dunque, che stanno già avendo un riverbero sulle elezioni politiche, come dimostra l’«augurio» alla candidata “grillina”.
Centrodestra e liste civiche fanno fatica a ritrovarsi anche in Consiglio comunale, considerato che nei giorni scorsi a prendere di “mira” la giunta Melucci dopo l’ultimo Consiglio comunale sono stati solo tre consiglieri comunali tramite un comunicato: «Uno spettacolo di incoerenza, incapacità di andare oltre i personalismi o le faide interne, un approccio alla politica di governo della città che dimentica ancora una volta i cittadini e irrompe nella sala dell’assise comunale con il livore di divisioni e fratture che ormai risultano insanabili. A questo come componenti i gruppi di opposizione ci sottraiamo, non per assenza di giudizio o responsabilità, ma proprio per le medesime ragioni».
 
È il commento che i consiglieri comunali di opposizione Baldassari, Cannone e Ciraci che, rispetto alla formazione del nuovo gruppo consiliare di cinque componenti eletti tra le fila della maggioranza, aggiungono: «Siamo di fronte ad una maggioranza che non esiste più anche alla luce delle recenti dichiarazioni rese in aula da parte di alcuni consiglieri confluiti in un gruppo indipendente che pur essendo stato eletto a sostegno del sindaco Melucci, oggi pongono questioni di legittimità politica che consideriamo gravi e dirimenti. Il disfacimento della maggioranza – sottolineano i tre consiglieri - è evidente e pone in capo ad ognuno di noi, ma soprattutto in capo al sindaco, la necessità di una approfondita valutazione sul futuro amministrativo dell’ente, chiamato, come sta accadendo in questi giorni, a fronteggiare una difficile e delicata fase di scontro con il Governo nazionale espressione delle stesse forze politiche di riferimento».
© RIPRODUZIONE RISERVATA