A favorire i ladri la particolarità del territorio, caratterizzato da dedali di viuzze. Difficili da controllare per le forze dell’ordine e quindi terreno amico per chi di “mestiere” ripulisce le case degli altri. Ieri mattina davanti alla chiesa di San Vito è partita la raccolta. Il gazebo è stato aperto alle 9,30, quando già c’erano alcuni sanvitesi in attesa per siglare i moduli. Si è andati avanti sino alle 13,30 ed alla fine sono poco meno di cinquecento i residenti che hanno sottoscritto la petizione.
Il comitato ha richiesto l’installazione di impianti di videosorveglianza e sicurezza nelle strade della borgata.
Accorgimenti con i quali arginare la serie di furti e atti vandalici che si susseguono nella zona in particolare negli ultimi tempi. «C’è voglia di sicurezza nel quartiere. Abbiamo raccolto - ha detto Irene Lamanna - tante firme e molta gente ci sta contattando per firmare nei prossimi giorni.
Tante le testimonianze delle vittime dei furti. Un’amara scoperta, invece, sono le aggressioni in strada di cui hanno parlato ragazzi, donne e anziani». Ieri mattina, quindi, in tanti hanno risposto all’appello ed hanno firmato la lettera predisposta dall’avvocato Mimmo Lardiello. «Abbiamo raccolto qausi 500 firme. Non è la prima campagna di sensibilizzazione che curo, mi interesso da anni dei problemi di Taranto. Ma mai come in questa occasione - ha spiegato ieri mattina il legale che ha presenziato alla raccolta delle firme - ho riscontrato interesse e bisogno dei cittadini di aiutarci a raggiungere l’obiettivo. Decine di persone ci hanno raccontato di aver subito anche 4 o 5 furti in casa. Incredibile. Questo quartiere può diventare un gioiello, ma ora è in stato di totale abbandono».
«Purtroppo nonostante le nostre richieste e iniziative - ha aggiunto Irene Lamanna - a San Vito si continua ad avere paura e la sicurezza continua ad essere lontana. Da diverso tempo chiediamo l’intervento delle istituzioni con una presenza costante e siamo attenti a ciò che accade nel nostro territorio cercando di allontanare o, perlomeno, arginare ladri e abusivi, ma evidentemente non basta. Sembra sempre più impossibile sentirsi al sicuro». Un allarme che si è voluto amplificare ricorrendo alla petizione che sarà inoltrata al nuovo Prefetto, ma che finirà anche sul tavolo del sindaco e del questore Stanislao Schimera. Ieri mattina sulla lettera sono arrivate le prime 500 firme.