Ritorno “gelato” a scuola, tra i disagi e le proteste

Ritorno “gelato” a scuola, tra i disagi e le proteste
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Giovedì 12 Gennaio 2017, 06:23 - Ultimo aggiornamento: 14:08
Si è tornati a scuola ma il freddo ha creato disagi tanto che i genitori hanno palesato il disagio prelevando anticipatamente dalle scuole i propri figli. È accaduto ieri mattina in varie scuole della città di Taranto. Al liceo “Battaglini” i ragazzi sono tornati a casa, autorizzati, a metà mattinata per un guasto all’impianto di riscaldamento. I tecnici della Provincia sono già al lavoro per sistemare tutto. All’istituto “Pitagora” i ragazzi non sono del tutto entrati, pare per un problema pregresso e irrisolto al riscaldamento. In molti chiedevano un altro giorno di sosta per la verifica del funzionamento di riscaldamenti e caldaie. Disagi e segnalazioni sono stati evidenziati anche da genitori e alunni di alcune scuole primarie e secondarie. Il Comune di Taranto ha sottolineato che nelle scuole di competenza dell’amministrazione l’accensione dei termosifoni è avvenuta regolarmente. 
Analoghi problemi sono stati segnalati presso le scuole del 1° Circolo Didattico “Maria Pia di Savoia” e presso la scuola media “Pascoli”.
 
“A seguito delle numerose segnalazioni di disagio rappresentate da molti genitori – ha scritto il sindaco Fabbiano nella prospettiva del rientro a scuola - a proposito delle temperature troppo basse all’interno di alcune classi degli edifici De Gasperi, Costantinopoli e Maria Pia, si ribadisce che gli impianti sono stati regolarmente accesi nei giorni scorsi secondo i regolari orari di servizio. A causa delle rigide temperature esterne, ciò non è stato sufficientemente adeguato ad eliminare il disagio degli alunni all’apertura degli edifici scolastici comunali”. Il sindaco per i prossimi giorni ha disposto l’accensione degli impianti di riscaldamento a partire dalle ore 4 del mattino fino alle ore 16, orario di termine delle lezioni, al fine di rendere gli ambienti scolastici fruibili con temperature adeguate. Fabbiano parla di giorni scorsi ed è chiaro che faccia riferimento al 7 gennaio come da commento riportato dallo stesso quando poteva affermare che “stante il perdurare delle temperature particolarmente rigide dei giorni passati, il sindaco ha disposto l’accensione degli impianti di riscaldamento già a partire dal 7 gennaio”. Ma la situazione non è sfuggita ai consiglieri di opposizione. Monica Altamura (M5S) si è recata nelle scuole elementari del paese.

«La situazione più preoccupante l’ho riscontrata nella scuola Maria Pia, dove le aule ed i corridoi erano freddissimi ed assolutamente non adeguatamente riscaldati per consentire le attività didattiche. Molti genitori hanno provveduto a prelevare i bambini per evitare loro di prendere freddo, nonostante giacche, sciarpe e cappelli. I tecnici del comune – ha spiegato Altamura - hanno dichiarato un guasto alla caldaia della scuola Maria Pia, ma se avessero controllato prima di far entrare i bambini, magari questa mattina i piccoli studenti avrebbero potuto riprendere liberamente le attività didattiche. Purtroppo si continua a gestire le scuole, e quindi il bene comune, in maniera distratta e senza applicare un principio semplice, quello del “buon padre di famiglia”. 

La situazione riscontrata nel plesso del “Serro” è differente perché l’impianto è perfettamente funzionante ma è stato acceso in maniera insufficiente per riscaldare la struttura, viste le rigide temperature. “A questo punto mi chiedo se questa amministrazione abbia ben chiaro cosa significhi offrire un servizio coscienzioso ai propri cittadini, soprattutto se si tratta di bambini, ma di cosa ci stupiamo?”. Perplesso anche Angelo Tomaselli (Uniti per cambiare) che ha riportato una serie molto lunga di post di genitori adirati. Fatta salva l’estraneità della scuola, i genitori che hanno lamentato la temperatura fredda delle aule, si domandano se i controlli e il monitoraggio della situazione siano stati improntati allo zelo. 
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