Il fiuto del segugio Olivia scova il laboratorio dello spaccio

Il fiuto del segugio Olivia scova il laboratorio dello spaccio
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Sabato 24 Marzo 2018, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 12:56
 L’irruzione nel box adibito a shop per lo spaccio l’ha guidata “Olivia” infallibile segugio a quattro zampe dell’antidroga della Finanza.
Proprio la punta di diamante della sezione narcotici delle Fiamme Gialle ha scovato con il suo fiuto la droga custodita dai pusher inquadrati dai suoi colleghi umani oramai da giorni. Ed ha consegnato alla Finanza le prove che hanno spianato la strada all’arresto di due giovanissimi spacciatori tarantini. 
Il blitz è scattato nei giorni scorsi con la coppia che è stata sorpresa all’interno di un box del rione “Tamburi”, nel mentre era intenti a preparare dosi di sostanze stupefacenti destinate allo spaccio. L’irruzione con i cani antidroga è partita dopo che nei giorni scorsi i militari avevano notato un sospetto ed eloquente traffico di ragazzi nella zona, alcuni dei quali conosciuti come consumatori di droga. Quella insolita processione verso il box è stata correttamente decifrata dai finanzieri.
Così l’altro giorno sono piombati nel locale ed hanno arrestato i due tarantini, rispettivamente di ventiquattro e diciassette anni. Su un tavolo è stato rinvenuto un bilancino di precisione, un coltello a scatto, alcuni involucri in cellophane termosaldati contenenti sostanze stupefacenti oltre al relativo materiale per il taglio e confezionamento delle dosi. Inoltre, all’interno di un borsellino, è stato scoperto il piccolo tesoro messo insieme dai pusher. In quel portafogli, infatti, erano custoditi ben cinquemila euro in contanti, in banconote di vario taglio. La somma è stata immediatamente sequestrata perchè ritenuta il provento dell’illecita attività di spaccio. 
Poi la perquisizione si è spostata nelle abitazioni dei due ragazzi. Durante l’ispezione, sempre con l’intervento del cane antidroga, sono stati trovati venti grammi di stupefacente, tra hashish, marijuana e cocaina.
 
In uno degli appartamenti perquisiti, inoltre, è stato rinvenuto un notebook utile per attività didattiche. L’apparecchio era stato rubato nei giorni scorsi un istituto scolastico tarantino. Così il notebook è stato restituito al direttore della scuola dalla quale era stato prelevato. 
Alla luce di quanto emerso dai controlli, i due pusher sono stati arrestati con la contestazione di detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. E sono stati posti agli arresti domiciliari su disposizione dei magistrati. Nei prossimi giorni sfileranno dinanzi al giudice delle indagini preliminari per il consueto appuntamento con l’udienza di convalida. Mentre i finanzieri hanno avviato una mirata attività di indagine per individuare i canali attraverso i quali i giovanissimi spacciatori si procuravano lo stupefacente.
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