È finita ai domiciliare con la contestazione di atti persecutori una donna albanese di 43 anni, con alle spalle precedenti penali.
Ad arrestarla i carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Martina Franca che l’hanno bloccata in flagranza di reato anche per la violazione del provvedimento di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima. Già perchè quella “passione” non corrisposta le aveva procurato guai già in passato. Visto che il suo corteggiamento incalzante aveva già mandato su tutte le furie una sua vecchia amica di 42 anni. La donna, infatti, non voleva proprio saperne delle attenzione della straniera. Per questa l’ha denunciata ottenendo quel primo provvedimento di allontanamento. Ma l’altra sera, l’albanese è cascata nuovamente nei suoi errori. Si è presentata al cancello della sua vittima che non ha potuto fare altro che chiedere nuovamente aiuto.
Nella tarda serata di venerdì ha chiamato al 112 della in preda all’agitazione, segnalando la presenza di quella donna, fuori dal cancello della propria abitazione.
Sul posto è piombata una “gazzella”.
La pattuglia, dopo aver individuato la donna, l’ha identificata.
E ha accertato che la donna aveva violato il provvedimento cautelare, emesso dal giudice del Tribunale di Taranto, che le impediva di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla vittima. La misura cautelare era derivata dalla querela sporta nei suoi confronti dalla persona offesa , della quale la 43enne si era invaghita. Al punto da perseguitarla con appostamenti in strada, lettere appassionate ed sms dal contenuto sin troppo esplicito.Un quadro che ha completato con l’incursione dell’altra sera che ha spinto la malcapitata a rivolgersi nuovamente alle forze dell’ordine. Così per la “passionaria” albanese sono ricominciati i guai. è stata arrestata e condotta in caserma. Poco dopo, su indicazione del pm di turno Ida Perrone, è stata condotta presso la sua abitazione dove dovrà restare reclusa agli arresti domiciliari.