Alla seduta sono intervenuti i rappresentanti dell’associazione culturale “Taranto Incontra. Next City: la Città Prossima”, che hanno ribadito la necessità di dare dignità allo scalo jonico per consentire lo sviluppo di un territorio a forte vocazione turistica, culturale, paesaggistica e affrancarlo dal legame con l’Ilva e l’inquinamento ambientale. Una richiesta motivata inoltre dal crescente numero di passeggeri in transito in Puglia e che non vedrebbe l’Arlotta concorrere con gli aeroporti di Bari e Brindisi. È stato anche ricordato che l’Enac ha inserito lo scalo di Grottaglie nel piano triennale delle opere pubbliche prevedendo l’ammodernamento dell’aerostazione, che oltre ad avere margini di sviluppo nell’area circostante, potrà sfruttare anche l’adeguamento della rete viaria provinciale relativa alla zona dell’aeroporto. Circostanze queste che favoriscono ulteriormente l’impiego della struttura anche per il trasporto passeggeri.
«Abbiamo audito - ha commentato Borraccino - , insieme agli altri colleghi componenti, alcuni rappresentanti delle Associazioni pro Aeroporto di Grottaglie. Sono emersi punti estremamente importanti. Per esempio, l’aeroporto di Grottaglie può essere utile riferimento per tutto l’arco ionico, non solo per la provincia di Taranto, ma anche per la Basilicata, del tutto priva di scali, e per la Calabria, che scarseggia di scali passeggeri. Parliamo, quindi, di una risorsa che ha potenzialità importanti per lo sviluppo turistico dei territori che si affacciano sul Mar Jonio. In un quadro che vede gli aeroporti di Bari, Brindisi e Napoli già sull’orlo della saturazione per volume di traffico. Non solo. Ma le infrastrutture che collegano l’aeroporto di Grottaglie al territorio di riferimento sono in avanzata fase di miglioramento. Alludo, per esempio, alla bretella Grottaglie – Monteiasi, che entro breve tempo si collegherà alla superstrada Taranto – Brindisi. Ci sono, dunque, tutte le condizioni per aprire l’aeroporto di Grottaglie al traffico passeggeri. Senza che ciò interferisca col ruolo di aeroporto industriale e commerciale che attualmente esso ricopre. È da accogliere con favore, quindi, la delibera di indirizzo che gli assessorati ai Trasporti ed allo Sviluppo Economico pare stiano elaborando per aprire l’aeroporto di Grottaglie anche ai voli civili di linea ed ai charter. Ciò, senza entrare in concorrenza con altri scali pugliesi».
La notizia era stata data mercoledì dall’assessore regionale allo Sviluppo economico, Michele Mazzarano.
Oltre al tavolo tecnico tra le principali proposte messe in campo dalla Regione Puglia per l’aeroporto Arlotta, inserite in una delibera di indirizzo alla quale stanno lavorando gli assessorati ai Trasporti allo Sviluppo Economico, c’è anche la realizzazione di un polo logistico integrato in cui la vocazione industriale dell’aeroporto di Taranto/Grottaglie si integri con l’operatività di carattere commerciale attraverso una rete di voli civili e attraverso collegamenti charter. «C’è la ferma volontà del presidente Emiliano e di questa amministrazione regionale di coniugare - ha spiegato Mazzarano - la principale missione dell’aeroporto di Grottaglie con la crescita nella direzione dei voli di linea e questo sforzo sarà presto codificato in una delibera di Giunta regionale. Voglio ringraziare tutti i partecipanti all’incontro, dalle associazioni ai comitati, ai rappresentanti degli enti locali - ha aggiunto Mazzarano - per l’importante contributo al dibattito, contributo che ci ha consentito di fare un importante passo in avanti verso l’obiettivo che tutti auspichiamo».