Se alla vigilia dell'estate la prova costume, può diventare una formidabile motivazione per allenamenti da marine ed eroiche rinunce alimentari, con le vacanze agli sgoccioli, la strada dei buoni propositi è tutta in salita. Ma è tempo di darsi da fare, per affrontare la remise en forme autunnale.
Molto spesso infatti, complici le cenette all'aperto, gli happy hour sulla spiaggia o le merende nelle leggendarie pasticcerie di montagna, alla fine della bella stagione, ci si ritrova con un giro vita più disinvolto e con qualche chilo di troppo. E a peggiorare le cose ci si mette anche il blues del rientro. Ma a tutto c'è rimedio, basta trovare la giusta motivazione. Che per qualcuno viene dal verdetto della bilancia, da affrontare subito, appena tornati a casa.
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LA BILANCIA
Attenzione però, se non ci si sente abbastanza forti, meglio rimandare la prova-bilancia di un paio di settimane, per arrivarci già un po' alleggeriti. E anche se la pigrizia di mettersi ai fornelli incombe, è il momento di rinunciare, o quanto meno di ridurre, pranzi e cene fuori casa. Bando dunque ad intingoli e cibi processati, per far largo ad alimenti ricchi di fibre (verdure e frutta), a carni magre e pesce, alle uova e ai latticini a basso contenuto di grassi (latte, yogurt, formaggi magri), mentre sul versante delle bibite, acqua e tisane detox dovranno prendere il posto di cocktail, birra e vino.
E per evitare di incappare prima del tempo nella tristezza autunnale, gli esperti della Cleveland Clinic (Usa) consigliano di consumare alimenti ricchi di serotonina e dopamina, che hanno la capacità di farci sentire meglio. I primi, tipicamente sono quelli ricchi di carboidrati, da assumere però con moderazione perché ricchi di calorie e, preferibilmente, in declinazione integrale (riso, pasta, pane integrale, quinoa, legumi). Molto importante è anche ritrovare un ritmo costante del sonno, che significa andare a letto presto, per svegliarsi riposati sempre alla stessa ora, week-end compresi. Ora che le temperature stanno finalmente calando, è anche il momento di riprendere gli allenamenti all'aperto. Rimettersi in forma è spesso solo una questione di testa.
E uno studio pubblicato di recente su Science fa cadere anche l'ultimo alibi rispetto al cosiddetto metabolismo pigro, che frustrerebbe ogni tentativo di dimagrire. «Non è vero assicurano Herman Pontzer della Duke University (Usa) e colleghi - che dopo i 20 anni si ingrassi anche solo con l'aria, né che le donne abbiano un metabolismo più lento degli uomini».
LA SVOLTA
Lo studio, che ha analizzato i dati di oltre 6.500 persone, da pochi giorni di vita a 95 anni, ha individuato per quanto riguarda l'efficienza del metabolismo, quattro distinti periodi della vita (dalla nascita fino ad un anno di vita, da 1 a 20 anni, dai 20 ai 60 anni, oltre i 60 anni), stabilendo che tra uomini e donne non ci sono differenze di sorta, una volta tenuto conto della massa corporea e di quella muscolare.
Insomma un duro colpo per l'alibi più coccolato di sempre, cioè che da adulti si faccia fatica a dimagrire per colpa del metabolismo. Un altro mito sfatato da questa ricerca è che il metabolismo basale della donna cominci a declinare superata la soglia dei 40, alla vigilia della menopausa.
IL MESSAGGIO
Non è così, assicurano i ricercatori americani. Dai 20 ai 60 anni il metabolismo basale ha la stessa efficienza (anche durante la gravidanza); per vederlo impigrire, bisogna superare i 60 anni, e anche allora si riduce di uno 0,7% l'anno. E se dal punto di vista della ricerca questo studio rappresenta una pietra miliare, che porterà a riscrivere i libri di testo, sul versante pratico spazza via decenni di pregiudizi e di concetti stratificati sulla coscienza dei singoli, tipo quello del metabolismo pigro.
Il messaggio è inequivocabile: ingrassiamo solo perché ingeriamo troppe calorie e ne bruciamo troppo poche. Il metabolismo non c'entra.