Petizione per liberare il gorilla triste: raggiunte 50mila firme

Petizione per liberare il gorilla triste: raggiunte 50mila firme
di Alfonso SPAGNULO
3 Minuti di Lettura
Domenica 15 Gennaio 2023, 20:05

Gli ambientalisti chiedono la liberazione del gorilla Riù, che si trova allo Zoo Safari di Fasano. E la petizione per liberarlo ha raggiunto le 50mila firme.

Riù è un gorilla catturato in Africa quando era un cucciolo, portato via dalla sua terra e lontano dalla sua mamma. Dal 1994 vive nello zoo Safari di Fasano e da anni è al centro delle attenzioni degli animalisti che chiedono di liberarlo. «E' solo ormai - scrive l'associazione Meta Parma sulla petizione - perché il suo compagno di sventura Pedro lo lasciò il 13 dicembre del 2008, morendo dopo una breve malattia. Ora dopo tanti anni è ormai anziano, rassegnato e infelice, così infelice da essere chiamato il gorilla triste».

La petizione

L'associazione Meta Parma ha lanciato una petizione su Change.org per liberarlo e in pochissime ora ha superato le 50mila firme. «Riù - si legge nel testo della petizione - con il suo sguardo infelice e la sua espressione saggia, così dignitosa nonostante la sua tristezza, manda un messaggio forte e chiaro, che arriva a chi può recepirlo: il vero problema è la libertà negata.

Riù è un primate, è un individuo, costretto a vivere in una campana di vetro. Crediamo possa definirsi vita, vivere sempre rinchiusi in uno zoo? Riù è rinchiuso da troppi anni, è anziano, ha diritto a poter vivere almeno i suoi ultimi anni, mesi o giorni fuori da quello zoo, glielo dobbiamo».

Le richieste

La petizione chiede alla direzione dello Zoosafari di portarlo in un luogo dove non sia alla mercè degli spettatori. «Riù – scrivono gli animalisti - è stato catturato in Africa quando era un cucciolo, portato via dalla sua terra. Lo catturarono che era piccolissimo e lo portarono in Italia, per venderlo al circo Medrano che acquistò assieme a lui anche Pedro, un altro giovane gorilla. Era il 2 dicembre del 1975 e i due piccoli di gorilla vennero acquistati 850mila delle vecchie lire, Riù e Pedro non rividero mai più la libertà, e condivisero la stessa triste sorte rinchiusi fino al 1994 in un circo, e poi nello Zoo Safari di Fasano, in Puglia».

Le precisazioni dallo zoo

Ma dallo Zoosafari arrivano precisazioni. «Il suo habitat è rinnovato e raddoppiato, è ora di oltre 600 mq – spiega il direttore del parco faunistico fasanese Fabio Rausa -:  gli alberi sono sempre accessibili insieme a tronchi e “castelli” di legno su cui arrampicarsi, con una cascata ad acqua corrente dove fare il bagno, con prato verde piantumato di essenze speciali da cui può brucare ad libitum come farebbe in una giungla, dove non esistono muri ma enormi vetrate perimetrali che permettono a Riù (ma solo se e quando lo desidera, avendo un’infinità di aree dove potersi isolare ed appartare se così preferisce) di stare a contatto ravvicinato con il pubblico, oltre agli ampi due box interni interconnessi, definibili veri appartamenti ora dedicati esclusivamente ad esso, non visibili al pubblico ma dotati di grandi vetrate aperte al mondo esterno, situazione in definitiva ben diversa da come sia stata dipinta».

© RIPRODUZIONE RISERVATA