Cuore e testa, attenti alle spie dell'ictus

Cuore e testa, attenti alle spie dell'ictus
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Sabato 16 Gennaio 2021, 07:17 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 02:28

Si chiama “Attenti a quei due” la campagna di sensibilizzazione promossa da A.L.I.Ce. Italia Odv (Associazione per la lotta all’ictus cerebrale), con il contributo non condizionato di BMS-Pfizer, per sensibilizzare le persone sull’importanza di non sottovalutare lo stretto rapporto tra cuore e cervello.

L’associazione è impegnata nel promuovere una corretta informazione (cuore-cervello.it) sui fattori di rischio e sul riconoscimento tempestivo dei sintomi dell’ictus, una patologia che in Italia colpisce circa 150.000 persone ogni anno.

Se si riconoscono uno o più di questi sintomi è opportuno rivolgersi al pronto soccorso: non riuscire a muovere con minor forza un braccio o una gamba o entrambi gli arti dello stesso lato del corpo; avere la bocca storta; non riuscire a vedere bene metà o una parte degli oggetti; non essere in grado di coordinare i movimenti o di stare in equilibrio; non comprendere o non articolare bene le parole; essere colpito da un violento e molto localizzato mal di testa, diverso dal solito.

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Va ricordato che l’ictus è un danno cerebrale causato dall’interruzione del flusso di sangue al cervello dovuta all’ostruzione o alla rottura di un’arteria. Nel nostro Paese, l’ictus cerebrale la principale causa di disabilità, con esiti invalidanti e un grave impatto sulla qualità di vita. Non tutti sanno che il cuore gioca un ruolo cruciale nell’insorgenza dell’ictus, essendo la fibrillazione atriale la principale causa di lesioni invalidanti al cervello. Chi soffre di fibrillazione atriale ha un disturbo cronico del ritmo cardiaco dovuto a battiti fortemente irregolari. Ciò provoca la formazione di coaguli di sangue che possono determinare un ictus. 

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