Non riescono ad avere figli, uccidono una donna incinta e le rubano il bimbo che ha in grembo

Non riescono ad avere figli, uccidono una donna incinta e le rubano il bimbo che ha in grembo
Non riescono ad avere figli, uccidono una donna incinta e le rubano il bimbo che ha in grembo
di Federica Macagnone
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Giovedì 18 Ottobre 2018, 19:03 - Ultimo aggiornamento: 23:34
Voleva una figlia a tutti i costi. Per Angelina Rodrigues essere arrivata a 40 anni senza riuscirci non era solo un rimpianto, ma un fallimento totale della propria vita, un'ossessione che la divorava giorno dopo giorno spingendola verso il baratro della follia: tanto da portarla a uccidere e sventrare una ragazza incinta all'ottavo mese di una femmina per rubarle il feto dal grembo e portarlo tranquillamente in ospedale dichiarando di avere appena partorito. Smascherata dai medici che, insospettiti dal suo strano comportamento, hanno chiamato la polizia, Angelina è stata immediatamente arrestata.

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Questa storia da horror è avvenuta lunedì scorso a Joao Pinheiro, nel sud-est del Brasile. Angelina aveva messo gli occhi addosso su una vicina di casa 23enne, Mara Cristiana da Silva, da quando aveva saputo che era incinta di una bambina. Puntando sul fatto che la ragazza non navigava certo nell'oro, pian piano se ne era conquistata la fiducia e la riconoscenza fornendole aiuto in vari modi e prestandole anche i soldi per i controlli medici necessari nel corso della gravidanza.

Sabato scorso, addirittura, si era trasferita a casa sua dicendo di volerle stare più accanto per poterla aiutare meglio. Una generosità che Mara credeva disinteressata e che invece nascondeva un piano diabolico. Lunedì scorso, con la promessa di comprarle tutto il necessario per la piccola che di lì a poco sarebbe nata, Angelina ha attirato Mara in una trappola, facendola ubriacare e portandola in un bosco nelle vicinanze della città: lì, al riparo da occhi indiscreti, insieme al marito Roberto Gomes da Silva l'ha legata a un albero con un filo spinato e l'ha uccisa sventrandola con un grosso coltello per prendere la piccola dal suo grembo.

Quando poco dopo si è presentata all'ospedale Sao Lucas presentando la bimba come sua figlia e dicendo di averla appena partorita, i medici si sono ben presto insospettiti: Angelina era agitatissima e la sua camminata non era affatto quella di una donna che avesse partorito da poco. Come se non bastasse, si rifiutava categoricamente di sottoporsi a una visita medica. Sentendo puzza di bruciato, i dottori hanno allertato la polizia, che non ha faticato molto per far confessare l'assassina: poco dopo il cadavere martoriato di Mara è stato recuperato nel bosco, ancora legato all'albero. Angelina ha raccontato tutta la dinamica della vicenda, sostenendo di aver agito da sola, ma gli agenti non le hanno creduto e hanno arrestato anche il marito, ipotizzando che con loro potesse esserci una terza persona. 

La bimba, fortunatamente, se l'è cavata con un piccolo taglio alla testa, causato dal coltello utilizzato da Angelina per estrarla dal grembo materno, ed è ricoverata nell'ospedale Sao Lucas. Solo tra alcuni anni saprà di essere stata la protagonista involontaria di questa storia di follia che l'ha privata della mamma fin dal primo momento della sua vita. Vittima di una donna che voleva una figlia a tutti i costi.
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