«Sotto il ponte crollato altre venti persone» Controlli anche in Puglia

«Sotto il ponte crollato altre venti persone» Controlli anche in Puglia
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Venerdì 17 Agosto 2018, 17:45 - Ultimo aggiornamento: 22:05
Nel capoluogo ligure si piangono i morti e si cercano ancora i dispersi ma intanto a tremare per lo stato di salute dei ponti è tutta l'Italia (a maggior ragione il Mezzogiorno, dove, in tema di infrastrutture per i collegamenti, il gap con il resto del Paese è ampiamente certificato) e finanche l'Europa.
Il crollo del «Morandi» ha riacceso i riflettori su studi che denunciano l'insicurezza o la vetustà di molti ponti e che sarebbero rimasti lettera morta senza la tragedia di martedì. Dalla Francia alla Germania, passando per Spagna e Belgio, i media rilanciano denunce e studi di affidabilità, mentre sul web impazzano foto di ponti ritenuti - più o meno a ragione - a rischio. Uno studio del Forum internazionale dei Trasporti per l'Ocse, che prende in esame gli investimenti per la manutenzione nel settore trasporti via terra di 59 paesi membri, vede l'Italia attorno all'11/o posto negli ultimi anni, con una spesa di 8,5 miliardi di euro. Circa la metà di quanto spendeva la stessa Italia fra il 2003 e il 2008, classificandosi al quarto posto in questa particolare classifica.
Tanti interrogativi, dunque. E di fronte il dramma. Sul campo della tragedia, a Genova, si continua infatti a scavare. Sotto le macerie del ponte c'è l'ipotesi sempre più concreta che ci siano ancora una ventina di persone, anche se con il passare delle ore le speranze di trovare altri superstiti si affievoliscono sempre sempre più. A dirlo per la prima volta esplicitamente il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi: «Ci potrebbero essere ancora 10-20 persone disperse». Finora il bilancio ufficiale è di 38 morti, tra i quali tre bambini, e di 15 feriti ricoverati, 9 in codice rosso, di cui due in pericolo di vita. E la prima preoccupazione dei soccorritori, 340 solo tra i vigili del fuoco, è proprio la ricerca delle persone: «Continueremo fino a quando saremo sicuri che non c'è più nessuno da soccorrere» spiega Luigi D'Angelo, del Dipartimento della Protezione civile. Mentre sul versante politico infuria la polemica sulla possibile, futura revoca della concessione ad Autostrade per l'Italia (di Maio accelera, Salvini frena) e su quello della Borsa (crolla il titolo di Atlantia). ciò che ora davvero preoccupa è accertare la stabilità del pilone del ponte rimasto in piedi.
Di Maio ha annunciato una task force che farà verifiche anche per consentire alle attività di poter riprendere la produzione in sicurezza. Intanto per quanto riguarda i detriti nel letto del Polcevera, una parte delle macerie è già stata rimossa, ora si sta lavorando all'ultimo grande blocco rimasto.
Le aree per portare i detriti sono già stata individuate e ciò viene considerato un passo fondamentale anche per liberare la ferrovia. È ormai certo che i residenti di 13 palazzine che si trovano sotto la parte del ponte non crollata, quasi 600 sfollati, non potranno rientrare nelle loro abitazioni. Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ed il sindaco di Genova Marco Bucci hanno annunciato che da lunedì verranno messi a disposizione 45 alloggi ed altri 300 verranno predisposti entro due mesi.
L'obiettivo ha sottolineato Toti è di dare «una casa a tutti entro la fine dell'anno». Ma l'obiettivo più ambizioso è restituire a Genova entro il 2019 un nuovo viadotto autostradale sul torrente Polcevera al posto del ponte Morandi crollato, come hanno annunciato oggi Toti e il sottosegretario alle Infrastrutture Edoardo Rixi. «Chi pagherà il nuovo ponte sarà Società Autostrade, chi lo costruirà lo valuteremo» hanno detto. I funerali si terranno sabato. E sarà giornata di lutto nazionale.
Alle esequie saranno presenti il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il premier Giuseppe Conte, il presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e il presidente della Camera Roberto Fico e probabilmente l'intero Governo visto che Conte ha annunciato che sabato a Genova si svolgerà un nuovo Consiglio dei ministri per la seconda trance di aiuti alla città. Dopo i 5 milioni stanziati per le urgenze il Cdm riconoscerà extra costi per dare un'abitazione agli sfollati, modificare la viabilità cittadina e rimborsare le aziende danneggiate dal crollo e dall'interruzione del traffico.
Verità e giustizia: è questa nei giorni del dolore, l'unica prospettiva reale della gente genovese. La procura ipotizza i reati di omicidio colposo plurimo, disastro colposo conseguente a crollo d'immobile, attentato colposo alla sicurezza dei trasporti. E non scarta nemmeno l'idea di poter ipotizzare anche l'omicidio stradale colposo.
N.Qua.
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