Aggressioni e spaccate in città: piano sicurezza con droni, telecamere e più agenti

Aggressioni e spaccate in città: piano sicurezza con droni, telecamere e più agenti
di Antonella FAZIO
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Martedì 14 Febbraio 2023, 07:35

Dai presidi di sicurezza sul territorio nei parchi e nelle periferie all'impiego dei nuovi agenti di polizia locale. Dalle telecamere di videosorveglianza ai droni e alla vigilanza nelle ore notturne. Sarà una circolare diramata dal prefetto Antonia Bellomo a dare il via, nelle prossime ore, a una nuova e intensa attività di controllo da parte delle forze dell'ordine in tutte le aree di Bari, dal centro alla periferia.

È il risultato dell'ultimo tavolo per l'ordine e la sicurezza che si è riunito ieri mattina d'urgenza - in prefettura a Bari, alla presenza del viceministro alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, e delle massime cariche di carabinieri, polizia, guardia di finanza e polizia locale, oltre al sindaco Antonio Decaro.

L'appuntamento è servito a fare il punto della situazione alla luce delle numerose denunce che nelle ultime settimane si sono susseguite nei presidi di pubblica sicurezza e soprattutto sui social, luogo dove i cittadini baresi e non «tendono a denunciare aggressioni o episodi di bullismo di cui sono vittime», stigmatizza il delegato di Governo.

Gli episodi

"Spaccate", come quella ai danni di un bar di corso Cavour solo tre giorni fa (quattro nell'ultima settimana); o aggressioni, come quella che ha visto protagonista una ragazzina presa di mira dai bulli sul bus 13 dell'Amtab, o lo studente in via Re David da un gruppo di coetanei. Episodi, questi, che fanno alzare il livello di guardia e hanno portato all'incontro chiesto proprio dal viceministro forzista e avvocato barese che, per arginare la situazione, offre la sua ricetta: «Sicurezza continua e visibile: dare la percezione al cittadino che c'è una sicurezza presente sul territorio». In concreto, pattuglie e utilizzo dei nuovi agenti della polizia locale nei quartieri della città «affinché dice - possano identificare i soggetti ritenuti pericolosi».

Ma non solo. Per arginare il fenomeno del bullismo e delle baby gang, Sisto suggerisce di coinvolgere la Procura minorile («Per individuare insieme misure specifiche di contrasto anche con l'impiego degli assistenti sociali»), e il mondo della scuola («Elemento indispensabile per trasmettere la cultura della legalità sin alle prime classi delle elementari. Questo significa estirpare ogni possibilità di ospitare i semi della violenza e dell'illegalità fin dai primi vagiti dei nostri bambini»).

Le risorse

Il viceministro ha apprezzato positivamente l'impegno anche economico - dell'Amministrazione Decaro: dal 2014 a oggi si è passati da 80 dispositivi a 800 sparsi in tutta la città, soprattutto in zone sensibili come giardini, parchi e periferie. Inoltre, ha proposto la possibilità di inasprire il Daspo urbano - provvedimento già operativo dal 2017 proprio per chi assume comportamenti violenti sul territorio cittadino. La presa d'atto che la situazione richiede qualche provvedimento in più sul piano della sicurezza c'è da parte di tutti gli attori intervenuti: «Se i reati crescono si deve cercare un rimedio entra a gamba tesa il viceministro -. Siamo preoccupati della recrudescenza dei fenomeni». Il rischio per il penalista è quello di far tornare Bari all'epoca in cui era ritenuta "la città degli scippi": «Bari è una città che cresce - dice -. I baresi sono capaci di fare miracoli ma si corre il rischio di tornare agli anni in cui la città vecchia era vista come un luogo di criminalità presunta. Se non interveniamo tempestivamente, potremmo riprenderci quelle immagini che con tanta fatica abbiamo perso».

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