Banfi cittadino onorario di Alberobello tra gag e commozione

Banfi cittadino onorario di Alberobello tra gag e commozione
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Sabato 26 Maggio 2018, 19:52 - Ultimo aggiornamento: 19:54
L'attore pugliese Lino Banfi è da oggi cittadino onorario di Alberobello. La cerimonia di consegna della onorificenza è avvenuta alla presenza, tra gli altri, del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. «Da oggi - ha detto Banfi - sono diventato AlberobelLINO». L'attore è stato accolto da una folla di persone che lo ha applaudito in Piazza del Popolo mentre la banda suonava e lo ha accompagnato fino alla sala consiliare del Comune dove si è svolta la cerimonia di conferimento. La cittadinanza onoraria all'attore pugliese, diventato ambasciatore dell'Unicef nel 2001 per lo storico ruolo di Nonno Libero nella seguitissima serie di Un medico in Famiglia, era stata conferita dalla precedente amministrazione comunale, guidata sempre dal sindaco Michele Longo, con delibera di consiglio comunale n. 15 del 29 aprile 2017. Come si legge nella motivazione del conferimento, la Comunità di Alberobello è grata a Lino Banfi per essere stato un precursore dei sentimenti di accoglienza e di amore assoluto per il nostro territorio e la nostra gente. «Lino Banfi è patrimonio artistico e culturale pugliese e nazionale - ha detto il presidente dell'Anci Puglia e sindaco di Polignano, Domenico Vitto - emblema di un'ironia composta, semplice e sempre corretta. Se la Puglia negli ultimi 15 anni è diventato lo scenario naturale di una filmografia italiana e internazionale, sicuramente lo dobbiamo anche al solco tracciato da Lino Banfi», ha detto il sindaco Michele Longo. Essere pugliese è un'esperienza bella e straordinaria. Io sono sempre orgoglioso di tutto ciò che fate, di tutto ciò che inventate e la cortesia e la gentilezza che ci mettete - ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha nominato Lino Banfi ambasciatore della Puglia nel mondo insieme ad Albano - far ridere è uno dei lavori più difficili e faticosi del mondo».
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