Bari, piante per delimitare l’area tavoli: scattano le multe ai ristoranti del Murattiano

Blitz della polizia locale in corso Vittorio Emanuele, sanzionati sette locali per occupazione abusiva del suolo pubblico

Bari, piante per delimitare l’area tavoli: scattano le multe ai ristoranti del Murattiano
di Adalisa MEI
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Venerdì 14 Luglio 2023, 05:00

Blitz della polizia locale di Bari negli esercizi commerciali di corso Vittorio Emanuele: nel mirino degli agenti ristoranti e pub a cui è stato contestato il reato di occupazione irregolare di suolo pubblico. Sono stati sanzionati quindi i ristoratori per le piante ornamentali utilizzate per delimitare i locali e per garantire la privacy alla clientela. 

Il blitz


L’operazione ha creato non poca amarezza e delusione tra i gestori coinvolti in quella che loro stesso definiscono un «esagerato maxi blitz».

Gli imprenditori sicuramente non contestano le motivazioni dell’operazione, ma le modalità con cui è stata portata a termine. Secondo quanto raccontano, infatti sono state impegnate quattro squadre della polizia che hanno controllato a tappeto 7-8 locali contemporaneamente. «Siamo stati trattati come se fossimo i maggiori delinquenti di questa città», racconta Mario Lissona, titolare di Saporé, una delle attività sottoposta ai controlli. I gestori sono consapevoli di essere nel torto e quindi sanzionabili, ma è sembrato loro esagerato un intervento delle forze dell’ordine per delle piante che tra l’altro «sul corso ci sono sempre state e sono anche esteticamente belle». «Siamo in difetto e pagheremo - continua rammaricato Lissona - ma ci sono tante di quelle problematiche in questa città che affrontiamo quotidianamente che il contestarci l’uso delle fioriere è assolutamente fuori luogo».

La richiesta all'amministrazione comunale

I gestori allora passano all’attacco e chiedono quanto loro dovuto dall’amministrazione. «Tutte quelle cose sulle quali sorvolavamo, ma che era nostro diritto ottenere, adesso le esigiamo. Fateci lavorare bene». Quindi pretendono semplicemente una città più pulita e sicura. «Fino adesso abbiamo ignorato i nostri diritti, ma adesso basta». Vogliono quindi che le forze dell’ordine «tornino ogni giorno qui da noi per individuare e magari anche sanzionare tutti i venditori abusivi, che quotidianamente importunano la nostra clientela». 
E ancora chiedono che la polizia locale, la stessa che li ha sanzionati, solleciti al Comune una disinfestazione della città «che aspettiamo da mesi». Oltre alle mosche e zanzare ora ci sono «le blatte che iniziano ad uscire dai tombini stradali come ogni anno». Desiderano inoltre che «l’amministrazione individui e sanzioni tutti i parcheggiatori abusivi». Non meno importante la richiesta dei titolari delle attività di una maggiore pulizia del corso e della città tutta «perché se oggi è così pulita è merito nostro e non della pulizia comunale. Siamo solo noi a provvedere al decoro delle strade». 
La delusione è quindi davvero tanta: «Tanti ragazzi della mia età non investono più sul nostro territorio - chiarisce Lissona - ma vivo con speranza che l’Italia, e Bari in particolare, meritano ancora una seconda possibilità. Cara nazione, caro Comune, - conclude Lissona - cercate di non perdere anche ragazzi come noi».


Secondo quanto indicato nel regolamento delle occupazioni di suolo pubblico della città di Bari con il termine “suolo pubblico” «s’intende il suolo e relativo soprassuolo e sottosuolo appartenente al demanio e al patrimonio indisponibile del Comune, e quello privato sul quale risulta costituita, nei modi e nei termini di legge, la servitù di pubblico passaggio e, comunque, suoli che benché appartenenti a terzi, siano nella disponibilità del Comune». Per l’occupazione del suolo pubblico è indispensabile ottenere la concessione, ma in ogni caso “tutte le occupazioni di suolo pubblico devono effettuarsi in modo da non creare grave intralcio al traffico dei veicoli e pedoni». Quest’ultimo è in particolare quello che viene contestato ai gestori. Tra l’altro, altri proprietari di locali sempre su corso Vittorio Emanuele lamentano che le stesse piante ostruiscono la loro visuale e tolgono loro dello spazio. 

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