Fatture false per pallet ed evasione fiscale per oltre 26,5 milioni: 10 denunce, coinvolte 7 società fantasma

L'indagine ha coinvolto sette società che operano nel settore della lavorazione del legno e nel commercio all'ingrosso di pallets

Fatture false per pallet ed evasione fiscale per oltre 26,5 milioni: 10 denunce, coinvolte 7 società fantasma
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Martedì 14 Marzo 2023, 10:06 - Ultimo aggiornamento: 11:32

Un sistema di frode mirato all'ottenimento di vantaggi fiscali indebiti e consistenti, connessi all'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti è stato scoperto dalla Guardia di Finanza di Bari e della Compagnia di Monopoli, coordinate dalla Procura della Repubblica del capoluogo pugliese.

L'indagine ha coinvolto sette società che operano nel settore della lavorazione del legno e nel commercio all'ingrosso di pallet, che hanno sottratto a tassazione oltre 26,5 milioni di euro. I comportamenti illegali si innestano in un più ampio schema di frode, meglio conosciuto come "frode carosello", che si concretizzava nella documentazione di costi di società fantasma (o cartiere) rappresentate, formalmente, da prestanome (le cosiddette "teste di legno" senza esperienza manageriale e, nella maggioranza dei casi nullatenenti o con precedenti penali o di polizia), prive di dipendenti, di asset patrimoniali, di una sede effettiva, di strutture organizzative e di mezzi aziendali. In alcuni casi, i documenti di trasporto documentavano un carico di tre volte superiore alla capacità del veicolo, già di per sé inidoneo a percorrere le lunghe tratte pianificate, segnalando alla guida autisti apparentemente impiegati nello stesso arco temporale a Napoli, Roma e sul territorio pugliese.

Le imprese fantasma

Le imprese, pertanto, sarebbero state costituite al solo fine di consentire ad altri operatori economici, di evadere le imposte attraverso la falsa giustificazione contabile dicessioni di beni mai avvenute. È stata stimata una imposta evasa al Fisco (Irpef, Ires e Iva) superiore a 13 milioni di euro.

Sono 10 le persone, tra amministratori di fatto e di diritto, denunciate, a vario titolo, per utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, omessa o infedele dichiarazione, occultamento e istruzione di documentazione contabile.

Al provvedimento cautelare reale emesso dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Bari, su richiesta della Procura, con contestuale sequestro preventivo delle disponibilità finanziarie e dei beni immobili e mobili registrati degli amministratori, si affiancano ulteriori proposte di sequestro al vaglio dell'Autorità Giudiziaria. La sinergia delle Fiamme Gialle baresi con i Reparti del Corpo di Campania, Lazio, Veneto, Abruzzo e Lombardia aveva consentito, nelle fasi preliminari dell'indagine, l'individuazione del principale promotore della organizzazione criminale, localizzandone la cellula nel campano e definendone modus operandi e ruoli. 

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