Il titolare di un distributore di benzina di Altamura (Bari) avrebbe realizzato una frode sull'acquisito di carburante utilizzando una società cartiera che, essendo inesistente, non pagava l'Iva e quindi consentiva all'imprenditore di rivendere il gasolio ad un prezzo più basso.
L'operazione della finanza
I finanzieri della compagnia di Altamura, su disposizione del Tribunale di Bari, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di disponibilità finanziarie, quote societarie e beni immobili del valore complessivo di oltre 800 mila euro.
Successivamente il prodotto petrolifero sarebbe stato fatturato da quest'ultima società ad altre imprese, che a loro volta emettevano fatture di vendita alla società altamurana, che fin dal principio risultava essere l'unica destinataria reale della merce. Grazie a questo presunto meccanismo fraudolento e al conseguente mancato versamento dell'Iva a monte, l'impresa di Altamura avrebbe poi praticato ai suoi clienti prezzi di vendita del carburante altamente competitivi.