La scelta è stata compiuta in un momento straziante e di immenso dolore, a pochi minuti dalla perdita della figlia 14enne. I genitori di Rosa, la giovanissima studentessa di Andria morta a causa di un improvviso malore, hanno deciso di autorizzare l’espianto di reni, fegato, cuore e cornee: un gesto di altruismo dall’altissimo significato e dal valore inestimabile. «Nessuno di noi può avere parole per consolare il dolore di una famiglia che ha perso una ragazza di soli 14 anni in maniera così violenta» ha sottolineato Tiziana Dimatteo, Direttrice Generale dell’Asl Bt. «Possiamo solo sperare che aver donato vita ad altri bambini e ragazzi possa alleviare una ferita che non si rimarginerà».
La donazione
Le attività di prelievo, coordinate dal dottor Giuseppe Vitobello, si sono svolte nelle sale operatorie dell’ospedale “Bonomo”: i reni sono stati inviati a Genova, il fegato a Bergamo, il cuore a Padova, le cornee alla banca degli occhi di Mestre. «La famiglia ha proposto la donazione: sono state ore difficilissime» ha spiegato il dottor Vitobello. «Il pensiero, l'abbraccio di tutti gli operatori che si sono avvicendati va ai genitori di Rosa che hanno avuto la forza di pronunciare un "sì" in un momento di dolore inimmaginabile per ciascuno di noi».
Struggente il ricordo affidato ai social dalla dirigente, dai docenti, dai collaboratori e dal personale Ata del liceo “Carlo Troya”, istituto scolastico frequentato dalla ragazza: «Siamo sconvolti perché non ci sei più, perché sei andata via in un soffio, in un battito d'ali, in un piegar di ciglia improvviso.