Aqp, tagli nell’indotto: in 160 a casa

Aqp, tagli nell’indotto: in 160 a casa
di Elda DONNICOLA
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Martedì 12 Dicembre 2017, 05:50 - Ultimo aggiornamento: 19:33
Natale amaro per circa 160 lavoratori operanti in ditte appaltatrici di Aqp, l’Acquedotto pugliese. Più della metà di essi ha già ricevuto, infatti, la lettera di licenziamento giovedì della scorsa settimana. Da lunedì prossimo, se nulla nel frattempo accadrà, i lavoratori saranno quindi impietosamente a casa. Una situazione che rischia di riverberarsi negativamente anche sui cittadini-utenti. Senza i lavoratori, infatti, verrebbe a mancare il servizio che essi svolgono, ovvero la manutenzione dell’impianto fognario e idrico, con possibili pesanti disagi sempre a partire da lunedì prossimo. E, mentre i sindacati chiedono un intervento urgente da parte della Prefettura, Aqp, seppure più volte sollecitato, per ora tace.
La storia ha origine circa due anni fa, alla scadenza dei contratti tra Acquedotto e le aziende appaltatrici dell’Ambito 14, ovvero l’Ambito di Brindisi per il servizio delle manutenzioni idriche e fognarie. Da quel momento in poi, malgrado la gara d’appalto eseguita, si va avanti di proroga in proroga, fino a quando, «giovedì scorso dopo molteplici proroghe agli appalti Aqp – dichiara il segretario Feneal Uil Giovanni Librando - siamo stati convocati presso Confindustria dall’impresa Cogit di Brindisi. La società ci ha comunicato che la scadenza ultima della proroga con Aqp è prevista per il prossimo 17 dicembre e quindi, nel rispetto della legge, l’azienda ha aperto la procedura di licenziamento di 10 lavoratori impegnati nel comune di Ostuni».
 
La leccese Soci, invece, ha scelto di operare in maniera diversa. «L’impresa, anch’essa impegnata nello stesso Ambito 14, ma da Fasano a Brindisi – continua il segretario Librando – ha inviato, senza aprire la procedura, le lettere di licenziamento ai suoi circa 60 lavoratori del Brindisino con decorrenza 18 dicembre».
Degli altri lavoratori che avanzano per arrivare a 160, ovvero 100, non si sa nulla in quanto la maggior parte di loro non è iscritta ad alcun sindacato. «Siamo preoccupati per la situazione occupazionale – dice ancora Librando - ma anche per i problemi sociali che ne potrebbero derivare e dovuti all’interruzione del servizio fogna e spurgo dell’intera provincia a partire da lunedì prossimo».
Le organizzazioni sindacali hanno più volte chiesto un chiarimento ad Aqp, «ma fino ad ora – riferisce il segretario Feneal – non abbiamo avuto alcun segnale. La gara era stata fatta da tempo ma le aziende che si erano presentate non erano state giudicate idonee. Adesso, pare che i lavori siano stati assegnati ma Aqp non ha ufficializzato niente malgrado avesse assunto l’impegno con le organizzazioni sindacali di tenerci informati».

 
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