Assalto e sparatoria, all'interno della banda un basista brindisino

Le gomme bucate dell'auto della polizia
Le gomme bucate dell'auto della polizia
3 Minuti di Lettura
Lunedì 23 Luglio 2018, 04:15
BRINDISI - Sarà affidato questa mattina l’incarico per l’autopsia sul corpo di Giovanni Ciccarone, il 50enne ostunese rimasto ucciso nel conflitto a fuoco avvenuto a Brindisi durante l’assalto al bancomat della Banca Popolare di Bari, nella notte tra venerdì e sabato scorso. Il pm di turno Pierpaolo Montinaro disporrà l’esame autoptico al fine di chiarire con esattezza la dinamica del decesso dell’uomo.
Ciccarone è morto durante il conflitto a fuoco con gli agenti delle volanti mentre tentava con altri quattro soggetti di far esplodere lo sportello automatico della Banca Popolare di Bari in via Orazio Flacco a Brindisi.
Erano circa le 3.30 della notte tra venerdì e sabato, quando una segnalazione è giunta al centralino del 113 avvertendo della presenza di un gruppo di persone con volto travisato aggirarsi nei pressi della banca al rione Commenda.
All’arrivo dei poliziotti i banditi erano intenti a piazzare l’esplosivo all’interno della fessura del bancomat. Gli agenti hanno intimato ai banditi di arrendersi ma i malviventi per tutta risposta hanno tirato fuori le armi e hanno cominciato a sparare.
Sotto la pioggia di proiettili Ciccarone è rimasto colpito a morte, l’uomo si è accasciato sull’asfalto ed è deceduto sul colpo. Secondo quanto stabilito dai medici del 118 intervenuti sul posto, sarebbe stato colpito da un proiettile al torace e da un altro alla testa. L’uomo aveva il volto coperto da un passamontagna e indossava un paio di guanti. Nel marsupio, che portava con sé, i poliziotti hanno rinvenuto 14 cartucce per fucile calibro 12.
I complici, invece, sono fuggiti a bordo di una vettura, i poliziotti li hanno inseguiti sino alla strada statale 379: raggiunto lo svincolo per il quartiere Casale i banditi hanno gettato in strada bande chiodate, così da bucare le gomme delle auto della polizia.
Durante il conflitto a fuoco sono stati esplosi oltre una ventina di colpi, le auto delle volanti portano i segni del fuoco incrociato. Nel frattempo proseguono le indagini da parte degli investigatori per individuare i quattro banditi sfuggiti alla cattura. Secondo le ipotesi investigative si tratterebbe di gente della provincia di Brindisi, ma tra loro vi sarebbe anche un basista brindisino.
Le ricerche sono indirizzate sulle frequentazioni di Ciccarone che era già noto alle forze dell’ordine (l’ultimo arresto nel 2016 perché trovato in possesso di due kalashnikov, cartucce e 3mila euro in contanti di cui non aveva saputo spiegare la provenienza). Sabato scorso sul corpo di Ciccarone è stato eseguito anche l’esame del guanto di paraffina per stabilire se l’uomo durante il conflitto a fuoco abbia sparato o meno: l’esito dell’esame arriverà tra pochi giorni.
Intanto la famiglia di Ciccarone, attraverso l’avvocato Mario Guagliani, avrebbe chiesto che un medico di parte possa partecipare all’autopsia. Le indagini, quindi, non si fermano: ieri, gli agenti della polizia sono tornati sul luogo dell’assalto con loro anche gli uomini dello Sco, il Servizio Centrale operativo, dell’anticrimine di Roma.
© RIPRODUZIONE RISERVATA