Assalto al portavalori, chiesti 5 anni e mezzo per i protagonisti della rapina

Sono tre gli imputati ritenuti responsabili dell'episodio del 15 gennaio dell’anno scorso

Assalto al portavalori, chiesti 5 anni e mezzo per i protagonisti della rapina
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Giovedì 16 Marzo 2023, 20:54 - Ultimo aggiornamento: 20:55

Cinque anni e mezzo di reclusione sono stati invocati per i tre imputati ritenuti responsabili del fallito assalto al furgone portavalori della Cosmopol che il 15 gennaio dell’anno scorso trasportava 119mila euro sulla tratta Francavilla Fontana-San Marzano.

È attesa per giovedì della prossima settimana la sentenza sull’ipotesi di reato di tentata rapina, porto abusivo di una pistola calibro 38 super e di ricettazione di una Fiat 500 per Egidio Bianchini, 70 anni, di San Marzano; Vincenzo Petronelli, 53 anni, di Francavilla; e per Cosimo Filomena, 59 anni, di Francavilla. Tanto ha stabilito il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Brindisi, Vilma Gilli, accogliendo la richieste di repliche del pubblico ministero Gualberto Buccarelli alle arringhe difensive degli avvocati Michele Fino, Biagio Leuzzi e Luigi Esposito.

L'inchiesta

L’inchiesta è quella condotta dalla Procura di Taranto con i poliziotti della Squadra mobile della Questura jonica trasmessa poi a Brindisi dopo che la Corte di Cassazione accolse l’eccezione sulla competenza territoriale sollevata dalla difesa.

Francavilla Fontana, e non San Marzano, per pochi metri. Lì dove, ad ogni modo i poliziotti tarantini sorpresero ed arrestarono gli attuali tre imputati in un casolare delle campagne fra le due province: era travisati, armati, con l’auto in moto e con a disposizione una serie di chiodi a quattro punte come quelli impiegati per garantirsi la fuga dagli specialisti degli assalti aio furgoni portavalori.

Ed inoltre gli investigatori trovarono nove proiettili, sei calibro 38 special e tre con l’ogiva in ottone troncata e per questo ritenuti munizionamento da guerra. Proiettili per la pistola calibro 38 super, una Forjas Taurus SA risultata rubata a San Giovanni Persiceto (in provincia di Bergamo). Anche la Fiat 500 era stata rubata, a Campi Salentina. E dunque il processo che andrà a sentenza fra meno di una settimana è frutto del blitz e degli arresti in flagranza. Non fu certo un colpo di fortuna in uno dei passaggi di controllo del territorio della polizia, ma quel blitz si spiega con le indagini degli investigatori della Mobile jonica su un gruppo di cinque persone sospettate di avere organizzato una banda che si sarebbe specializzata nell’intercettare e svaligiare i furgoni portavalori.

Per questo i nomi dei tre imputati del processo in corso compaiono anche nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari del pubblico ministero della Procura di Taranto, Antonio Natale, nell’inchiesta che contesta loro l’ipotesi di reato di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di rapine, aggravata dalla disponibilità di armi. Con loro anche Ciro Caliandro, 52 anni, di Grottaglie: gli viene contestata la rapina da 120mila euro ad agosto 2021 al furgone davanti ad una banca di Grottaglie, come anche agli uffici postali di San Giorgio Jonico e San Marzano con bottino di 50mila e 70mila euro.

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