Il primo in ordine di tempo a gettarsi nella mischia è stato Massimo Ciullo, la cui candidatura fu lanciata all’inizio dell’anno dal leader nazionale della Lega Matteo Salvini insieme al coordinatore provinciale della Lega Paolo Taurino. Insieme ai salviniani ci sono Fratelli d’Italia, i fittiani di Noi con l’Italia, Movimento Nazionale per la Sovranità, Movimento +39, Proiezione Futuro e Periferie, che però potrebbe non avere una lista a sé ma scegliere invece di piazzare i propri nomi in altre liste.
Correrà spaccato, dunque, il centrodestra, anche se qualcuno ancora spera di riuscire a fare da paciere tra i due schieramenti. Ma ormai il dado è tratto: Forza Italia, anche a livello nazionale, ha scelto Roberto Cavalera, che dopo diversi giorni di silenzio ha partecipato domenica ad un incontro pubblico al quale era presente proprio il presidente del Parlamento europeo Tajani. Proprio in questa occasione ha ricevuto l’investitura ufficiale, anche se non c’è ancora stata la presentazione alla città. A sostenerlo, oltre agli azzurri, ci sono Brindisi Prima di Tutto (dovrebbe essere ormai fuori, invece, Noi Centro), Partito Repubblicano, Udc, Alternativa Popolare e Coerenti per Brindisi che potrebbero confluire in un’unica lista, Brindisi in Alto e probabilmente anche il movimento Idea, che secondo indiscrezioni dovrebbe avere al suo interno anche diversi esponenti dei Democratici per Brindisi di Luciano Loiacono e Damiano Flores.
Ancora non è detto, invece, che Errico partecipi al voto del 10 giugno con la sua lista principale, Brindisi Virtuosa, o con tutte e tre (alla prima si aggiungono SocialDem e Territorio Zero) o più delle sue liste o invece, magari, decidendo di candidarsi personalmente nelle schiere del centrodestra.
Il secondo in ordine di tempo a ufficializzare la candidatura è stato, però, Riccardo Rossi mentre per Cavalera l’attesa è stata decisamente più lunga.
Rossi è riuscito in un’impresa che sembrava, prima di qualche mese fa, ad altissimo coefficiente di difficoltà: mettere insieme Brindisi Bene Comune, la civica con la quale da anni conduce le proprie battaglie politiche per la città, e Partito Democratico, oltre che Liberi e Uguali. Non è detto, tuttavia, che a queste tre liste non si aggiunga qualche altra civica. Ancora non è chiaro, inoltre, cosa faranno i giovani di “Ora tocca a noi”, che tra le varie ipotesi meditavano di dare vita ad una lista propria.Primo dei due candidati alla poltrona di sindaco sostenuti da una sola lista è Ferruccio Di Noi, la cui candidatura per Impegno Sociale è stata ufficializzata solo qualche giorno fa. Il movimento fondato da Carmelo Palazzo aveva inizialmente dialogato con il Polo moderato, dal quale era uscito insieme a Brindisi in Alto non appena il tavolo moderato aveva aperto al dialogo con Forza Italia ed il centrodestra. Poi, però, Marino ed i suoi hanno trovato l’accordo con gli azzurri mentre Impegno Sociale ha preferito correre da solo.
Infine, il Movimento 5 Stelle, ultimo in assoluto degli schieramenti in campo ad ufficializzare il nome del proprio candidato sindaco. Lo staff nazionale, nelle scorse ore, ha sciolto la riserva concedendo la certificazione alla lista presentata dal meetup “5 Stelle Uniti per Brindisi” e guidata da Gianluca Serra. Niente da fare, invece, per l’altra lista guidata da Fabio Leoci.