In un anno 42mila multe
Due milioni nelle casse del Comune

Un agente della polizia locale intento a multare le auto in sosta
Un agente della polizia locale intento a multare le auto in sosta
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Giovedì 3 Gennaio 2019, 20:49
Oltre due milioni di euro di proventi nel 2018. Si è chiuso così l’anno per la polizia locale di Brindisi che, dal primo gennaio fino al 17 dicembre dello scorso anno (ultimo dato aggiornato sul dettaglio dei verbali), ha emesso e registrato, insieme alla Multiservizi, 42.119 multe. Un dato, quello economico, leggermente più alto del milione e 900mila euro del 2017. Molto maggiore, invece, il numero assoluto di contestazioni che, sempre nel 2017, erano 30.939.

La maggior parte delle quali, come è facile immaginare, per divieto di sosta, che rappresentano il 23,45 per cento del totale, vale a dire 9.879 verbali. Staccando di molto gli ingressi non autorizzati nelle Zone a traffico limitato, “solo” 3.733, ovvero l’8,86 per cento di tutti i verbali elevati durante lo scorso anno. Questo nonostante proprio l’ingresso non autorizzato nelle Ztl sia ormai un fenomeno in calo rispetto agli anni passati.
Triplicate, invece, rispetto all’anno precedente, le multe per violazioni come la sosta non autorizzata sugli stalli per disabili (1.464 verbali), sugli attraversamenti pedonali (1.416), in prossimità degli incroci (1.340) e soprattutto sui marciapiedi (2.019).

«Abbiamo concentrato fin dal mio insediamento - conferma il comandante della polizia locale Antonio Orefice - l’attenzione sulle infrazioni che vanno a ledere maggiormente il diritto alla mobilità di chi ha meno possibilità di muoversi. Registriamo invece un calo drastico delle violazioni dei varchi Ztl, a dimostrazione del fatto che è anche in questo modo che si fa prevenzione. E poi, negli ultimi tempi, stiamo iniziando a porre sempre maggiore attenzione sul discorso cinture e telefonini, mediante veri e propri posti di controllo».

Ma il comandante della polizia locale vuole anche rispondere a chi, consiglieri comunali compresi, ha criticato la presunta “tolleranza zero” in centro da parte dei vigili, come fosse un modo per fare cassa o confermare le assunzioni degli agenti a termine o ancora per acquistare nuove auto di servizio. «Le contestazioni - fa notare - partono da dati sbagliati. Innanzitutto, le pattuglie, compatibilmente con gli scarsi numeri d’organico, le abbiamo su tutto il territorio, mattina, pomeriggio e sera. In centro ce n’è una in più perché c’è maggiore circolazione di veicoli e per quello il numero di verbali è superiore. Anche se non quanto si vuole far credere. Oltre al centro, una pattuglia copre la zona nord, una la zona sud ed una quarta è libera per intervenire dove c’è necessità. Impossibile dire, quindi, che sono solo in centro».

Ma c’è di più. «Ogni pattuglia che esce, eccezion fatta per giornate particolari, torna - fa notare - con una trentina di multe fatte in sei ore. A Lecce sono 80-100. Questo per dire che non c’è nessuna caccia alle streghe, nessuna “tolleranza zero”. Poi, evidentemente in passato le cose erano diverse, visto che anche i dati del Sole 24 Ore davano Brindisi come penultima in Italia per numero di sanzioni erogate». A Brindisi, fa notare il comandante, si eleva un sesto delle multe di Lecce. «La cito - sottolinea - perché è analoga come realtà. Ma se guardassimo, in proporzione, a Bari o a Taranto, ci accorgeremmo che il dato è analogo».

Ma le polemiche, non solo sui social, non riguardavano soltanto la presunta “tolleranza zero” per riuscire a rinnovare i contratti degli agenti a termine. Di recente, infatti, il Comando ha acquistato diverse nuove auto di servizio per sostituire le vetture vecchie, che solo l’anno precedente erano costate 70mila euro in manutenzioni.
«Per quanto riguarda le multe - conclude Orefice - è il Codice della strada a prevedere che il 50 per cento vada al Comune ed il 50 (circa un milione di euro, ndr) alla polizia locale. Noi, però, il 25 per cento circa lo dirottiamo all’ufficio Traffico ed ai Lavori pubblici, per la manutenzione di segnaletica, attraversamenti pedonali e marciapiedi. Certo, andando in mille rivoli le risorse si dimostrano insufficienti. Per le auto, invece, abbiamo speso 140mila euro, un ottavo circa della somma di competenza della polizia locale».
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