A Brindisi aumenta la tassa d'imbarco. Nonostante le proteste, l'iter va ancora avanti

Operazioni di imbarco all'aeroporto di Brindisi
Operazioni di imbarco all'aeroporto di Brindisi
di Francesco TRINCHERA
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Mercoledì 22 Marzo 2023, 05:00

L’iter per l’aumento della tassa d'imbarco aeroportuale a Brindisi prosegue nel solco della trattativa con il governo.

La procedura va avanti, in attesa del governo

Da palazzo di città, infatti, hanno confermato che la procedura sta facendo il suo corso, pur non volendo commentare in maniera più specifica. La decisione era stata annunciata nelle scorse settimane dal sindaco, Riccardo Rossi, nell’ambito della procedura di riequilibrio: secondo il primo cittadino, infatti, l’aumento dei costi dell’energia è andato a gravare ulteriormente sulla situazione già poco florida dei conti comunali e l’alternativa sarebbe stata quella del dissesto. Da qui la decisione di Rossi di chiedere, secondo quanto previsto dalla normativa, l’aumento della tassa da 6.50 a 7.50 euro.

Le conseguenze della scelta, dovuta all'aumento delle bollette

Decisione che, oltre a sollevare le proteste delle compagnie aeree low cost, ha portato una serie di polemiche a livello politico, non solo nel panorama comunale ma anche regionale, con le critiche dei consiglieri regionali Fabiano Amati e Paolo Pagliaro. Voci di protesta erano state lanciate anche dalle compagnie aeree che fanno scalo all’aeroporto brindisino. In questi ultimi giorni, in ogni caso, è stato pubblicato l’esito di una ricerca relativa alle entrate da tasse sul turismo, anche se con un focus maggiormente centrato sulla tassa di soggiorno.

L’elaborato arriva dall’ossservatorio nazionale di Jfc, che svolge consulenza in campo turistico e di marketing territoriale. In particolare, la ricerca quantifica in 678 milioni gli incassi che arriveranno in tutta Italia dalla tassa, “con un incremento del 9.5 percento sullo scorso anno”, che già aveva registrato valori significativi rispetto al 2021, ancora frenato dalla pandemia, ma anche più del 2019 (l’incasso era stato di 622 milioni).

La tassa di soggiorno e le critiche sulla sua applicazione 

In questo contesto si fa una panoramica su quelle realtà, alcune anche nel contesto regionale pugliese, che utilizzeranno la tassa per la prima volta (o che la reintrodurranno) ma al tempo stesso si colloca anche la critica di Massimiliano Ferruzzi, amministratore unico di Jfc, su “un utilizzo non perfettamente conforme alla norma di tali risorse e di non chiarezza nella diffusione delle informazioni circa gli investimenti effettuati”. Ferruzzi parla anche di un ospite che “sarà oppresso da vecchie e nuove gabelle” da aggiungere alla tassa di soggiorno, citando proprio il caso della tassa d’imbarco sul biglietto aereo, “che aumenterà a Venezia e Napoli, e forse anche a Brindisi”. 

Per Rossi nessun effetto negativo sul turismo

Proprio riguardo la tassa di soggiorno, il sindaco Rossi, nel corso della conferenza stampa sul tema della tassa d’imbarco, aveva ricordato come l’introduzione dell’imposta (voluta dalla sua amministrazione nel 2020) non avesse spostato gli equilibri per l’arrivo dei turisti: secondo il sindaco, infatti, nel 2022 i numeri tra quelli che hanno scelto Brindisi sono stati maggiori che nel 2019, ultimo anno prima dello stop forzato per il settore imposto dalla pandemia. Al momento della sua introduzione, la tassa di soggiorno brinisina prevedeva tre tariffe: la più alta è nell’ordine di due euro e cinquanta centesimi a notte per un massimo di 7 giorni consecutivi, quindi due euro a notte ed infine un euro e cinquanta centesimi a notte, sempre nel lasso di tempo di una settimana continuata. Nella prima tipologia ricadono strutture ricettive come gli alberghi da 4 stelle in poi, residenze turistico-alberghiere, dimore storiche-residenza d’epoca, mentre l’importo di due euro riguarderà alberghi da 1, 2 e 3 stelle, agriturismi, B&b, affittacamere, case e appartamenti per vacanza. Nell’ultima tipologia, infine, ricadono case per ferie, ostelli, campeggi ed altre strutture ricettive all’aria aperta non comprese nelle precedenti tipologie.

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