Bandiera blu 2018: un altro "triplete" per Ostuni, Fasano e Carovigno

Bandiera blu 2018: un altro "triplete" per Ostuni, Fasano e Carovigno
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Martedì 24 Aprile 2018, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 12:15
Un invito che vale un premio. L’ennesimo per il territorio. Dovranno attendere ancora pochi giorni per la notizia ufficiale, ma è praticamente certo che anche quest’anno i comuni di Carovigno, Fasano e Ostuni otterranno la bandiera blu, che certifica la qualità del mare e servizi ambientali adeguati agli standard imposti dalla Fee (Fondazione per l’educazione ambientale).
Nelle scorse ore è stata notificata alle tre amministrazioni comunali la convocazione per partecipare all’evento celebrativo, a Roma, il prossimo 7 maggio. Così come avvenuto in passato è questo l’elemento che anticipa l’attestazione ufficiale di “Comune Bandiera Blu”, edizione in questo caso, 2018. Per la Città bianca una conferma da record: con quello di quest’anno saranno 24 dal 1987. Fasano, all’ottava bandiera blu consecutiva, consolida una posizione di leadership nell’Alto Salento sul fronte dell’offerta turistica. Se fino allo scorso anno, era una sorpresa, ora non può più esserlo Carovigno, capace di ottenere per la terza volta, dal 2016 ad oggi, il vessillo. Si tratta di una nuova dimostrazione della crescita avviata dal borgo a nord del capoluogo brindisino. Ad i numeri degli arrivi e delle presenze sul territorio, che hanno permesso a Carovigno di scalare ben presto le presto le classifiche del settore, si aggiunge anche questo importante riconoscimento.
Non scontato per il 2018, anche in riferimento all’instabilità politica che ha caratterizzato la vita amministrativa del comune tra il settembre ed il dicembre del 2017, in piena fase di candidatura per ottenere la bandiera blu.  Nonostante ciò, l’assessore comunale all’ambiente Enzo Vacca, in quelle settimane non facili, portò a compimento l’intero iter, nei termini, presentando la richiesta di riconoscimento, per la prima volta nella storia del comune, per tre spiagge: Pennagrossa, Mezzaluna e Pantagianni. Impegno premiato con la convocazione giunta ieri, per l’appuntamento del 7 maggio a Roma direttamente nelle mani del commissario prefettizio, ora incarica, dopo lo scioglimento del consiglio comunale carovignese nel gennaio 2018.
Stesso lavoro per la redazione della candidatura richiesto dalla Fee, portato a compimento dagli uffici comunali e degli assessorati all’ambiente di Fasano e Ostuni, e promosso dall’organismo internazionale.
La valutazione delle auto-candidature, inviate ogni anno compilando uno specifico questionario e allegando idonea documentazione, avviene attraverso i lavori di una commissione di giuria. Fanno parte di questo organo giudicante tra gli altri: il dipartimento del Turismo -Presidenza del Consiglio-, ministero delle Attività Agricole e Forestali, comando Generale delle Capitanerie di Porto, Enea, Ispa, coordinamento assessorati al turismo delle Regioni, sindacati Balneari Sib-Confcommercio e Fiba-Confesercenti. Ma determinate per il successo è la risposta positiva ai parametri richiesti dalla Fee , tra cui “Qualità delle acque di balneazione” (con i risultati delle analisi dell’Arpa), “Depurazione delle acque reflue”, “Gestione dei rifiuti”, “Educazione ambientale ed Informazione”, “Iniziative per la sostenibilità ambientale”, “Certificazione ambientale”. Come per gli ultimi due anni consecutivi le tre realtà turistiche brindisine vengono promosse a pieni voti dall’organismo internazionale che ogni anno assegna il premio.
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