Elezioni a Brindisi, Bonelli e Fratoianni in difesa di Rossi: «Inciucio per defenestrare il sindaco»

Nella foto di Max Frigione: da sinistra, Angelo Bonelli, Riccardo rossi e Nicola Fratoianni
Nella foto di Max Frigione: da sinistra, Angelo Bonelli, Riccardo rossi e Nicola Fratoianni
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Martedì 21 Marzo 2023, 19:45 - Ultimo aggiornamento: 21:38

«Defenestrato un sindaco ecologista per un inciucio romano-barese». È quanto hanno dichiarato in una nota congiunta il portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, ed il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, entrambi oggi a Brindisi, in vista delle amministrative del 14 e 15 maggio.

«Cara Elly Schlein è questo il nuovo corso del Partito democratico? A Brindisi c'è stata un'operazione brutale e a freddo contro un bravo sindaco ed una buona amministrazione, quella guidata dal sindaco Riccardo Rossi che non viene più ricandidato. Respingiamo lal spartizione delle candidature tra Pd e M5s e ci appelliamo alla città per respingere questa brutta operazione con una forte mobilitazione civile della popolazione Brindisina». Bonelli e Fratoianni hanno criticato l'accordo nel centrosinistra pugliese, tra Pd e M5s, che prevede per Brindisi la candidatura a sindaco di Roberto Fusco, in quota al M5s, e non quella del primo cittadino uscente Riccardo Rossi (Europa Verde); quest'ultimo ha comunque deciso di ricandidarsi con il sostegno di alcune liste civiche. «Quello che è accaduto a Brindisi - hanno aggiunto - contro il sindaco ambientalista Riccardo Rossi ricorda la defenestrazione di Ignazio Marino».

Bonelli e Fratoianni, poi rivolgendosi alla neo segretaria del Pd Elly Schlein, chiedono «è questo il nuovo corso del Pd? Quello di buttare a mare un sindaco, bravo, onesto ed ecologista?».

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Lo strappo

A margine della conferenza stampa, un altro documento congiunto è stato firmato dalle delegazioni locali di Brindisi Bene Comune (Bbc), Europa Verde e Sinistra Italiana: «Una vicenda surreale che passa sulla testa dei brindisini e delle brindisine, non si è colpito Riccardo Rossi ma è stata tolta la possibilità di potersi esprimere attraverso il voto sull'operato dell'intera amministrazione». E concludono: «Da ciò dovrebbe partire un moto di indignazione nei confronti di chi soggiace alle stesse pratiche politiche che a parole condanna ma nei fatti sostiene. Si è compiuta una delle dinamiche più antidemocratiche della politica, quando le sorti di una città vengono decise in tavoli lontani dal territorio, a Roma e a Bari, dove si compie la lottizzazione della politica: questa città spetta a quel partito con quel candidato sindaco, mentre un'altra città va all'altro partito».

 

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