Lavori da novembre: sollievo per 177 a Tecnomessapia

Lavori da novembre: sollievo per 177 a Tecnomessapia
di Elda DONNICOLA
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Martedì 17 Ottobre 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 16:21
Svolta positiva sulla vertenza che dalla fine di giugno vede coinvolti 177 lavoratori della Tecnomessapia, l’azienda cegliese del comparto aeronautico che proprio dalla fine di giugno ha cessato tutti i contratti con Leonardo (ex Alenia) e che ha rischiato di dover dare vita ad un licenziamento collettivo. 
Di positivo c’è un impegno da parte di Leonardo a riconoscere commesse all’azienda cegliese a partire da novembre: questi nuovi contratti potrebbero sbloccare la procedura per il riconoscimento della cassa integrazione straordinaria che il Ministero del lavoro aveva sospeso, di positivo c’è che Tecnomessapia ha previsto una somma, anche se esigua, da destinare ai lavoratori quale anticipo del Tfr (trattamento di fine rapporto) visto che si contano in quasi quattro i mesi senza stipendio. E nel frattempo direttamente da Leonardo giunge un rinnovato impegno ad esserci sul territorio e a trovare le soluzioni necessarie per continuare ad esserci.
Il rispetto dell’accordo sottoscritto al Mise il 20 luglio scorso sembrava dovesse diventare lettera morta. Era metà settembre quando la vertenza Tecnomessapia sembrava essersi messa al peggio. Sono trascorsi giorni difficili, densi di tensione fino a ieri quando nel corso della riunione che si è svolta in Confindustria tra Tecnomessapia e organizzazioni sindacali, si registra una significativa apertura da più parti anche se non ancora concretizzate e messe nero su bianco. «La prima notizia – riferisce Michele Tamburrano segretario di Fim Cisl – è che il Ministero del lavoro aveva inviato una lettera a Tecnomessapia con la quale informava che era stato sospeso il decreto della cassa integrazione e che aveva mandato alla Direzione territoriale del lavoro una richiesta di approfondimenti». Attraverso Confindustria, Tecnomessapia ha già risposto e ha ottemperato alla richiesta di integrazioni chiesta dal Ministero del lavoro. E poi c’è la questione che era rimasta in sospeso con Leonardo. Leonardo e Tecnomessapia si sarebbero dovuti incontrare nei primi giorni di ottobre e l’incontro è poi saltato per motivi non meglio precisati. «Da quanto ha riferito Tecnomessapia - spiega il segretario Fin - dai primi giorni di novembre la società cegliese tornerà a lavorare per Leonardo con lavorazioni di montaggi che si svolgeranno nella nuova sede aperta a Ceglie».
Non è dato sapere, almeno per ora, l’ammontare della commessa, il numero delle ore richieste e quanti lavoratori saranno coperti. Né pare che nulla, al momento sia stato ancora messo nero su bianco.
 
Infine, c’è la questione degli stipendi.
La sofferenza dei lavoratori, senza stipendio da oramai quattro mesi, inizia a farsi sentire sempre più forte. “L’azienda – riferisce ancora Tamburrano – ha detto di poter mettere a disposizione 176mila euro come anticipo del Tfr. Ritengo che, pur apprezzando questa apertura da parte dell’azienda, non la considero sufficiente a soddisfare le esigenze dei lavoratori. In ogni caso in settimana organizzeremo un’assemblea per riferire ai lavoratori quanto accaduto e stabilire insieme a loro le posizioni da assumere”.
Insomma, di un passo in avanti si tratta, ma meglio aspettare l’evolversi dei fatti. «Tecnomessapia non ci ha dato complete informazioni – fa notare il segretario Fiom Maurizio Sancesario – l’incontro con Leonardo ha dato garanzie per attività a partire da novembre, ma non sappiamo che attività, né sul numero dei lavoratori. Diciamo che c’è stata una stretta di mano. Visto che ci hanno comunicato che è stato sospeso il Decreto di cassa, trovo strano che un accordo firmato al Ministero non stia dando un risultato per il quale ci siamo spesi tanto. Mi sembra strano che i due Ministeri interessati (Mise e Lavoro) non abbiano collaborato per lo scambio di informazioni necessarie, non è possibile che la mano destra non sappia cosa fa la sinistra. L’azienda ha preparato con la Regione un Piano di formazione che non può partire se non parte la cassa e ha anche allestito un capannone. È tutto pronto, aspettiamo che il Ministero dia continuità e quindi sottoscriva la cassa integrazione». Giungono conferme anche dalla stessa società. Il colosso aeronautico conferma: «Leonardo ha assunto un impegno così come ha ufficializzato Tecnomessapia. L’aspetto positivo è che questo impegno darà il là per far partire gli ammortizzatori sociali e darà inoltre, la possibilità di accedere ai fondi regionali per la formazione. A noi il territorio interessa, non vogliamo disimpegnarci e per questo siamo disponibili a trovare le soluzioni».
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