Spiaggia sporchissima e turisti infuriati. Non si può dire che non sia servita la segnalazione di Quotidiano per porre fine, in pochi giorni, al degrado sulla spiaggia libera di Giancola a Brindisi. Ieri mattina gli operatori della dittà Ecotecnica hanno ripulito l’arenile dai numerosi rifiuti portati dal mare: vecchi copertoni, oggetti di plastica, bottiglie di vetro e legname che rendevano l’area off limits per i bagnanti.
La segnalazione
Fatta dal Nuovo Quotidiano di Puglia, dunque, non è passata inosservata alle autorità locali, che si sono prontamente attivate per affrontare il problema. La zona interdetta ai bagnanti nella baia di Giancola, un tempo famosa per le sue acque cristalline e il paesaggio incontaminato, ha subìto negli anni un progressivo abbandono. Ai rifiuti trasportati dal mare, si aggiunge l’inciviltà di chi crede di poter lasciare sull’arenile di tutto: dalle stoviglie utilizzate per il pic nic in spiaggia, alle bottiglie di vetro, resti di cibo e cicche di sigarette. Un atteggiamento vergognoso che si somma all’assenza nella zona di cestini dove depositare i sacchetti. Secondo un’indagine di Legambiente, dello scorso mese di maggio, in ogni metro quadrato di spiaggia vi sono almeno 10 rifiuti. Il 72,5% dei rifiuti è composto da polimeri artificiali e plastica. Invece il 9,2% del totale è costituito da rifiuti di vetro e ceramica, principalmente materiale da costruzione, tegole, mattoni, piastrelle, e tanto altro, smaltito irregolarmente sulle spiagge.
Una squadra di operatori ecologici è stata inviata ieri sulla spiaggia di Giancola per rimuovere i rifiuti accumulati. Con grande impegno e determinazione, gli operatori hanno lavorato duramente per ripristinare l’aspetto originale della spiaggia. Sono stati rimossi sacchetti di plastica, bottiglie, mozziconi di sigarette e molti altri rifiuti che minacciavano la bellezza naturale del luogo. L’intervento ha richiesto diverse ore di lavoro ma alla fine i risultati sono stati evidenti. Ora, l’ampia distesa di sabbia bianca di Giancola è tornata a risplendere sotto il sole estivo, invitando i visitatori a distendersi e rilassarsi in un ambiente pulito e salubre. La zona di Giancola, se pur se dotata di pubblica illuminazione viene spesso utilizzata come discarica di notte a causa della mancanza di controlli. Così di giorno, i vacanzieri sono costretti a divincolarsi tra i rifiuti alla ricerca di una zona dove poter piazzare l’ombrellone.
«La spiaggia di Giancola è tornata fruibile - ha affermato Massiliano Oggiano, vice sindaco con delega all’Urbanistica del Comune di Brindisi - C’è stato un lavoro sinergico tra Ecotecnica e la ditta appaltatrice. L’orchestra suona una bella sinfonia, è cambiato il maestro». Ripulita in tempi record pochi giorni fa anche un’altra zona cara ai brindisini ma abbandonata al degrado: quella vicina a Cala Materdomini.
Anche qui il servizio comparso sulle pagine del Quotidiano ha avuto l’effetto di far rimuovere i rifiuti, liberare la spiaggia dal legname finito in mare a seguito dell’alluvione dell’Emilia Romagna e arrivati fino a Brindisi grazie alle correnti.