Scandalo rifiuti a Brindisi: l'ex sindaco Consales condannato a 4 anni e 4 mesi

L'ex sindaco Mimmo Consales con l'avvocato Massimo Manfreda
L'ex sindaco Mimmo Consales con l'avvocato Massimo Manfreda
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Martedì 19 Giugno 2018, 18:07 - Ultimo aggiornamento: 18:11
L’ex sindaco Pd di Brindisi, Mimmo Consales, arrestato per tangenti nel febbraio 2016, è stato condannato per corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio a 4 anni e 4 mesi a conclusione di un processo con rito abbreviato. L’imprenditore Luca Screti che in più tranche gli avrebbe versato tangenti per 30mila euro per consentirgli di pagare un debito in contanti con Equitalia, in cambio di facilitazioni nella gestione di un impianto di rifiuti, è stato condannato dal gup a 3 anni e 6 mesi. Per Consales il gup Tea Verderosa ha altresì disposto l’interdizione in perpetuo dai pubblici uffici. 
La società Nubile, affidataria del servizio di gestione dei rifiuti finito sotto inchiesta, è stata ritenuta responsabile di un illecito amministrativo: dovrà pagare una sanzione di 270mila euro. Riconosciuto il diritto delle parti civili ad essere risarcite: l’ammontare del ristoro andrà stabilito in separata sede. Erano costituiti il Comune di Brindisi, le municipalità di San Pietro Vernotico, San Donaci, Cellino San Marco, Mesagne, Cisternino e San Vito dei Normanni, la Regione Puglia, l’Agenzia regionale per la gestione dei rifiuti e Legambiente. La difesa dell’ex primo cittadino, sostenuta da Massimo Manfreda, annuncia appello una volta depositate le motivazioni. 
 
 
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