Dal giudice i cinque sospettati arrestati per la guerra di mala

Dal giudice i cinque sospettati arrestati per la guerra di mala
di Lucia PEZZUTO
2 Minuti di Lettura
Lunedì 13 Novembre 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 22:03
I cinque arrestati venerdì scorso per le sparatorie e le rapine che hanno provocato allarme in città saranno interrogati durante la mattina. Si svolgeranno a partire dalle 9.30 di questa mattina, nella casa circondariale di Brindisi, gli interrogatori di garanzia a carico di Michael Maggi, 23 anni, Alessio Giglio, 23 anni, Claudio Rillo, 22 anni, Angelo Ferrari, 50 anni, e Davide Pupino, 21 anni. Tutti e cinque sono accusati a vario titolo di essere coinvolti nelle sparatorie che si sono consumate a Brindisi negli ultimi due mesi.
Maggi e Rillo, difesi dall’avvocato Cinzia Cavallo, Pupino e Giglio difesi, invece, dall’avvocato Daniela D’Amuri, e Ferrari, difeso da Ladislao Massari, si aggiungono ad Antonio Borromeo e Antonio Lagatta fermati lo scorso martedì quando fu emesso il fermo indiziario di delitto a carico anche di Maggi che si è reso irreperibile sino a venerdì quando i carabinieri del Comando provinciale di Brindisi lo hanno rintracciato nell’abitazione di Alessio Giglio, ora accusato di favoreggiamento nel centro storico di Brindisi. In casa con i due anche Claudio Rillo, ritenuto ugualmente coinvolto nelle sparatorie, come coinvolto, risulterebbe dalle risultanze investigative, anche Davide Pupino. 
Gli arresti della settimana scorsa rappresentano un duro colpo alla mala, a quelle due fazioni criminali che si sono sfidate a colpi d’arma da fuoco.
 
E’ questo un primo importante risultato ottenuto grazie ad un lavoro di investigazione dei carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi, guidato dal comandante Giuseppe De Magistris, un lavoro svolto anche in sinergia con le altre forze dell’ordine che venerdì scorso sono scese in campo con un’operazione “ad alto impatto” interforze, duecento uomini e un elicottero hanno operato passando al setaccio la città e restituendo un po’ di serenità ai brindisini che cominciavano a temere per la propria sicurezza.
Un lavoro certosino coordinato dalla Procura di Brindisi e che proseguirà anche nelle prossime settimane. 
Il prefetto, Valerio Valenti, nell’ultima conferenza stampa a poche ore dal blitz ha dichiarato: «Questa task force continuerà a lavorare sino alla fine dell’anno. Abbiamo intenzione di far sentire la presenza delle forze dell’ordine, una presenza massiccia. Saranno condotte operazioni di repressione ma soprattutto di prevenzione affinchè si ponga un freno a questo tipo di criminalità, giovane e sfrontata, la più pericolosa».
© RIPRODUZIONE RISERVATA