Strade colabrodo: in arrivo 5 milioni per la sicurezza delle "provinciali"

Strade colabrodo: in arrivo 5 milioni per la sicurezza delle "provinciali"
di Maurizio DISTANTE
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Lunedì 24 Settembre 2018, 07:35 - Ultimo aggiornamento: 30 Settembre, 11:01
Buone notizie per le strade della provincia di Brindisi, spesso sotto accusa a causa del degrado strutturale dovuto ad anni di mancati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Il consigliere provinciale delegato alla viabilità, Cesare Epifani, infatti, ha annunciato che ci sono 5 milioni di euro pronti per essere spesi per il rifacimento di molte delle arterie che collegano i paesi del Brindisino.
«I nostri uffici – spiega Epifani – hanno già elaborato i progetti che hanno ottenuto l’approvazione della Regione: ora bisogna mettere a punto i bandi e le gare coi quali si individueranno le aziende che prenderanno in carico i lavori». Sono diverse le strade interessate dai lavori che, una volta terminato l’iter burocratico previsto, si rifaranno il look, innalzando il livello di sicurezza di quanti si mettono al volante solcando il territorio provinciale. L’intera provincia, da Nord a Sud, sarà coinvolta dai futuri lavori: tra le strade individuate dai tecnici della Provincia ci sono la Francavilla Fontana – San Vito dei Normanni; la Brindisi – San Pietro Vernotico; la Cisternino – Ceglie Messapica; la Ostuni - Ceglie Messapica. «Queste sono solo alcune tra le infrastrutture che beneficeranno degli interventi di rifacimento del piano viabile – afferma il consigliere – ma gli interventi previsti sono molti: le risorse che abbiamo ottenuto dalla  Regione daranno un contributo importante a sanare alcune delle situazioni più urgenti e a mettere in sicurezza i punti più pericolosi della rete stradale provinciale anche se, fortunatamente, non ci sono tantissime criticità».
Dopo il monitoraggio dei ponti, chiesto agli enti locali dal governo dopo la tragedia di ferragosto quando il ponte Morandi di Genova è venuto giù portandosi via 43 vite, quindi, è il turno delle strade grazie ai soldi racimolati, non senza difficoltà, a Bari. «L’ufficio tecnico dell’ente – scrivono dalla Provincia a proposito del monitoraggio effettuato nelle scorse settimane - su invito del presidente facente funzione Domenico Tanzarella, ha quantificato in 32 le opere stradali meritevoli di particolari attenzioni. Di queste, una è stata già oggetto di attento monitoraggio da parte della Provincia, avendo un ordine “1” di priorità, caratterizzato pertanto da urgenza: si tratta del cavalcaferrovia ubicato sulla strada provinciale Ostuni - Villanova, per il quale esiste già un progetto definitivo per un importo stimato di 220mila euro, con inserimento già previsto nel documento di programmazione 2018. Questo a conferma che l’ente ha da sempre mostrato grande attenzione a questa problematica, tornata di prepotenza alla ribalta dopo i tristi fatti di Genova, pur nelle ristrettezze finanziarie in cui è costretto a operare da qualche anno».
Epifani ha anche indicato una tempistica di massima entro la quale le opere potrebbero essere intraprese. «Per quel che riguarda le strade – spiega – posso dire che i bandi partiranno entro fine ottobre: dopodiché bisognerà attendere che tutto sia definito per dare il via libera ufficiale ai cantieri; per il cavalcaferrovia, invece, dato il carattere di urgenza, i tempi potrebbero essere, come auspichiamo, rapidi; gli altri interventi, infine, dovrebbero realizzarsi nel corso del 2019».
Nonostante gli annunciati provvedimenti in materia di viabilità, l’azione della Provincia, come sottolineato più volte dallo stesso Epifani, risulta sempre precaria: il lavoro tanto del presidente facente funzione dell’ente, Domenico Tanzarella, tanto dei consiglieri provinciali quanto degli uffici della Provincia è inficiato, secondo molti, dall’attuale situazione di incertezza in cui l’ente vive dall’approvazione della riforma Delrio che ha riorganizzato gli enti locali. «È indispensabile abolire la legge Delrio: bisogna ridare il voto ai cittadini per eleggere un presidente e un Consiglio ed evitare la farsa della votazione riservata ai consiglieri comunali. Solo così potranno tornare le risorse per soddisfare i bisogni dei territori: al momento, le competenze sono rimaste ma i finanziamenti sono stati tagliati, producendo un pericolosissimo cortocircuito istituzionale».
 
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