Buone pratiche e ricerca
«Contro la xylella agire tempestivamente»

Buone pratiche e ricerca «Contro la xylella agire tempestivamente»
di Vittorio ZIZZI
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Venerdì 23 Febbraio 2018, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 08:47
«Sino all’anno scorso la zona nord del brindisino non conosceva la Xylella, tutto si è complicato negli ultimi mesi quando il batterio ha fatto la sua comparsa nelle campagne di Cisternino, Ostuni e Ceglie Messapica con la presenza di alcuni focolai. La comunità deve agire tempestivamente»  ha spiegato Gianluca Nardone, direttore  del Dipartimento agricoltura all Regione Puglia, «ma purtroppo l’Italia non ha questo dono» commenta. Per questo, proprio sui ritardi, il nostro Paese è stato più volte bacchettato dalla Comunità Europea.
Grande presenza di pubblico nel Teatro Paolo Grassi di Cisternino dove si è tenuto il consiglio comunale sul tema “Emergenza Xylella” con partecipazione in massa di agricoltori e proprietari di terreni entrambi interessati al fenomeno Xylella, argomento che tiene in ansia la comunità di Cisternino e dintorni. Al Consiglio sono intervenuti Gianluca Nardone, per la Regione e Gianluigi  Cesari, segretario per la task force Xylella, e Cosimo Cavallo, ispettore fitosanitario responsabile per la provincia di Brindisi.
Il tema caldo e che ha mosso gli agricoltori a partecipare alla seduta consiliare, ovvero l’abbattimento degli alberi di ulivo avvenuto due settimane fa nelle contrade di Acquarossa e Termetrio, trova la sua fonte nelle prescrizioni comunitarie prima e nazionale. Insomma è la Comunità Europea che muove, valuta e dispone di comune accordo con gli stati membri. Quello che è certo è che la Xylella fastidiosa è all’origine del complesso del disseccamento rapido dell’olivo, una gravissima fitopotologia che ha fatto la sua comparsa nell’agricoltura locale colpendo in modo pesante gli appezzamenti  piccoli del Salento.
Il rimedio? Lo studio e la ricerca scientifica da un lato e l’invito rivolto agli agricoltori ad avere una cura particolare nella pulizia dei campi secondo le buone pratiche di un tempo, con   potatura delle piante intesa ancora oggi come un’azione utile e virtuosa, unitamente all’attenzione sull’uso dei prodotti chimici.
A tal proposito Gianluigi Cesari ha ricordato come la ricerca scientifica abbia bisogno di due o tre anni per avere degli indicatori precisi, confermando che non sono possibili risultati inmediati  per quanto riguarda il rapporto tra vettore e diffusione  del batterio. L’assicurazione finale: la Regione Puglia è con gli agricoltori ma oltre agli slogan dalla platea si sono levate richieste di certezza e aiuti concreti per un comparto, qual è quello olivicolo, in forte difficoltà, soprattutto per la sperequativa concorrenza subita nel settore dai Paesi del Mediterraneo.
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