È il giorno del dolore nella piccola borgata rurale di Serranova, in provincia di Brindisi, per il funerale e quindi l'ultimo saluto ai due coniugi uccisi il primo marzo scorso nella loro abitazione: il 70enne Antonio Calò e sua moglie Caterina Martucci, 64 anni, ammazzati a copi di fucile dall'84enne Cosimo Calò, fratello di Antonio, che ha confessato l'omicidio.
Il funerale
Ad accogliere tra le lacrime le bara in chiesa anche Carmelo Calò, il terzo fratello di Antonio, insieme ad altri parenti, attorno ai quali si è stretta la comunità della frazione di Carovigno, sconvolta dal duplice omicidio. Nei giorni scorsi è stata effettuata l'autopsia e la Procura di Brindisi aveva disposto il rilascio delle due salme per i funerali. I risultati degli accertamenti saranno depositati entro 90 giorni dai consulenti nominati dal pubblico ministero Francesco Carluccio (il medico legale Domenico Urso; l'ingegnere Riccardo Ramirez, esperto in balistica; e la biologa Giacoma Mongelli, esperta in analisi su Dna e liquidi biologici).
Il movente: l'eredità
Il movente del duplice omicidio, come ha confessato agli inquirenti l'84enne, sarebbero rancori legati a un'eredità che Antonio Calò avrebbe ricevuto da un altro fratello morto diversi mesi fa. Una circostanza, questa, che Cosimo Calò non avrebbe mai accettato e che lo avrebbero spinto a compiere il massacro.
Foto e video di Max Frigione
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Utilità Contattaci
Logout